Iris per la sua prima serata di oggi, 26 maggio 2016, ha deciso di proporre un film drammatico, Il Camorrista, per la gioia degli amanti del genere. Un grande successo tanto di critica quanto di pubblico: l’esordio cinematografico di Giuseppe Tornatore gli è valso un nastro d’argento come Miglior Regista Esordiente. Non è andata male nemmeno a Leo Gullotta che per la sua interpretazione del Commissario Iervolino, è stato insignito del David di Donatello come migliore attore non protagonista. Oltre a lui nel cast troviamo Ben Gazzara, Laura Del Sol, Nicola Di Pinto, Marzio Honorato, Franco Interlenghi e Lino Troisi. La prima visione tv è stata nel prime time di Rete 4 nella lontana domenica 20 marzo 1994, otto anni dopo la sua uscita al cinema. Il film e la realtà differiscono, però, in alcuni punti, come per la figura di Roberto Cutolo e Pasquale Cutolo, assenti nella trama. Il montaggio della pellicola è stato affidato a Mario Morra mentre i costumi sono firmati da Luciana Marinuzzi. Infine le musiche e la scenografie sono firmate rispettivamente da Nicola Piovani e Antonio Visone. La distribuzione italiana è stata affidata alla Titanus.
Per gli appassionati del genere drammatico, Iris ha pensato a una pellicola che di certo non passerà inosservata, Il Camorrista, che andrà nella prima serata di oggi, giovedì 26 maggio 2016. Il film del 1986 è stato tratto dal romanzo pubblicato nel 1984 dal giornalista Giuseppe Marrazzo, noto autore di dettagliate inchieste dedicate al mondo di mafia e camorra. La regia di questa produzione è stata affidata a Giuseppe Tornatore che ha messo a segno il suo vero e proprio debutto cinematografico. Il cast che questa pellicola può vantare vede la presenza di Ben Gazzara, Laura del Sol, Marzio Honorato, Leo Gullotta, Lino Troisi, Franco Interlenghi, Cloris Brosca, Luciano Bartoli, Anita Zagaria e Biagio Pelligra. Ecco la trama nel dettaglio.
Il film racconta la vita di Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata. La vicenda prende l’avvio quando Don Saverio (Franco Interlenghi), un boss della camorra, si reca a visitare una famiglia di contadini delle campane, dove incontra un bambino che lo colpisce in modo particolare, lo arma con una pistola e lo porta con sé ad una festa paesana. La manifestazione pullula di poliziotti, nessuno di essi, però, sospetta che un bimbo possa recare con sé delle armi, il piano del camorrista ha funzionato in modo estremamente puntuale, infatti, dopo aver superato la sorveglianza delle forze dell’ordine, l’uomo si fa restituire dal piccino l’arma ed uccide un uomo, poi, come se nulla fosse, riporta il bambino a casa. Quel bambino da grande sarà Raffaele Cutolo (Ben Gazzara). La sua tendenza al crimine forse, nasce proprio in quel momento, non troppi anni dopo il ragazzo viene condannato per l’omicidio di un uomo reo di aver mancato di rispetto alla sorella. In carcere si compie la completa mutazione dell’uomo, Cutolo ha doti personali molto spiccate, in poco tempo riesce a conquistare il rispetto dei suoi compagni di prigione. Gli anni di carcere gli servono per studiare e per affinare una cultura che prima non aveva, questa sua vocazione per i libri gli farà ottenere il soprannome di Professore di Vesuviano per via dei suoi atteggiamenti astuti e finemente lungimiranti da abile e calcolatore criminale che si rivela essere. Chiunque cerchi di ostacolare il suo incedere verrà eliminato senza pietà. In quegli anni fonda la Nuova Camorra Riformata, per la prima volta, la criminalità viene organizzata in modo sistematico e si dota di una struttura capillare in grado di coprire tutto il territorio. Questo è quello che il Professore di Vesuviano è riuscito a fare da dietro alle sbarre. Cutolo inizia a sognare la libertà, commissiona delle perizie false che lo dichiarano infermo di mente e durante il trasferimento al manicomio, tenta l’evasione e per più di un anno vive in latitanza, dove cerca di consolidare il suo potere. Non ha fatto ancora i conti con i Clan storici della città di Napoli e questi si alleano per la prima volta nella storia del crimine organizzato campano e danno vita ad una rivolta dalle proporzioni epiche. Per salvarsi la vita, l’uomo torna in carcere e da li continua a gestire i suoi affari cercando di vincere la sanguinosa guerra di camorra.