Rita Pavone, un turbine nonostante i suoi 71anni: la regina della musica italiana degli anni Sessanta e Settanta torna in scena nello studio di Massimo Giletti nell’Arena per una chiacchierata sui suoi ultimi progetti, sul Festival di Sanremo e… anche per regalare qualche emozione con uno dei successi più importanti, con a tema proprio la domenica pomeriggio. «Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone, perché allo stadio non ci porti pure me», chi non si ricorda questi versi memorabile con la voce di ragazzina a corredo? Rita Pavone ha cantato “la partita di pallone” nello studio mietendo ancora grande successo, improvvisandola così senza base. La cantante sposata con Teddy Reno ha raccontato anche qualche segreto particolare della sua lunghissima carriera, anche se non solo sul palco… «da ragazza raccattavo tutti i giovani che la mia bella amica Alda lasciava. Ero terribile, mi piacevano tutti!» dice ridendo Rita Pavone.
È poi il Festival di Sanremo a scatenare ancora di più la già iperattiva Rita Pavone: per prima cosa ha voluto raccontare quanta emozione ha provato quest’anno quando è stata premiata da Carlo Conti col “Premio della Carriera”, voluto dalla città di Sanremo. Dopo i ringraziamenti, si è esibita sulle note di ‘Cuore’ con una standing ovation anche per lei dopo l’esibizione. A Giletti però confessa anche qualcosina di più dell’edizione di quest’anno: «mancavo da 45 anni da Sanremo, ma son rimasta basita da polemiche su esclusioni big, questo non è il Festival», dice con una punta di amarezza la cantante sottolineando come bisogna sempre accettare la decisione di pubblico e critica. Chiusura da Rita Pavone quando ricorda, «c’è una canzone che ho portato negli anni Settanta al Festival ma che mi ha fatto talmente schifo che non mi ricordo neanche più il nome». Insomma, non cambierà mai questo portento di vivacità!