Gli Espatriati iniziano la loro settima tappa di Pechino Express ad Abancay, e devono preparare un “pago a la tierra”, un’offerta a Madre Terra composta da una zuppa di vari ingredienti come patate, fave, mais e decorazioni. Inizia subito la corsa infernale verso il mercato dove i due concorrenti recuperano tutti gli ingredienti e cuociono il cibo, convincendo un negozio di dolci a prestare loro la pentola e i fornelli. Dopo un momento di indecisione sull’aggiungere o meno il “queso”, ossia il formaggio, Christian e Pascal riescono a completare la loro zuppiera. Proseguono verso Sayhuite in autostop e donano la loro offerta, che viene apprezzata dallo Sciamano e dalla comunità, permettendo ai due ragazzi di continuare il tragitto: la prima missione è compiuta. Dopo un battibecco con Paola Barale degli Artisti, trovano una macchina che li porta velocemente ad Anta e recuperano il cilindro che, fortunatamente non contiene la tanto famigerata bandiera nera che dovranno poi passarsi di coppia in coppia, causa di molti litigi: questa infatti è una penalità, poiché chi la porterà fino alla fine perderà una posizione nell’ordine di arrivo e nella classifica, rischiando l’eliminazione. Mentre sono in viaggio verso Urubamba, Costantino dà lo stop alla gara e gli Espatriati trovano una casa per la notte e un poco di ristoro con una zuppa, presso una popolazione locale. Inizia il secondo giorno e prosegue la corsa verso il traguardo per l’immunità, che viene però raggiunto dalla coppia delle Persiane: Pascal e Kang devono continuare con meta Salineras de Maras, dove ha sede la seconda missione, la raccolta di 30 chili di sale. I ragazzi si impegnano e corrono verso la terza prova, quella dell’arcobaleno di lana, dove devono associare ogni gomitolo colorato alla pianta naturale con cui è realizzato. Superato anche questo, continua l’autostop per Cusco e i tentativi di evitare la pericolosa bandiera nera; allo stop del conduttore, i due ragazzi scendono dai loro mezzi e si improvvisano cantori di strada per racimolare un po’ di cibo che verrà loro offerto da dei bambini gentili. Trovano poi un alloggio nella reception di un albergo, pronti a riposare per affrontare il terzo giorno della settima tappa, che li vedrà immedesimarsi e improvvisarsi in guide turistiche per il Convento di Santo Domingo, studiarne la storia e lanciarsi nel loro migliore spagnolo. Dopo tutte queste peripezie, e una piccola storta di Pascal durante la fine del tragitto, gli Espatriati sono i vincitori di questa tappa.
Kang e Pascal si dimostrano fin dall’inizio estremamente determinati, combattivi e competitivi: il loro scopo è vincere, non partecipare. Sono entrambi sportivi e molto forti nelle prove fisiche, e molto coordinati tra di loro, lucidi, veloci, in sintonia. I due ragazzi si sanno adattare a tutte le situazioni, sanno improvvisarsi e diventare animatori, cantare, hanno un radicato impatto goliardico sulla gente. Questi sono i lati positivi che hanno permesso parecchie vittorie a questa giovane coppia. D’altra parte, risultano essere alquanto antipatici al resto del gruppo, per la loro brama di primeggiare a tutti i costi e per una certa faccia tosta, soprattutto di Pascal, di indole un pizzico strafottente. Lui stesso si definisce il “classico napoletano” che sfrutta quello che ha per arrangiarsi e farsi benvolere dalle persone, dalle situazioni e dalla sorte. Di necessità virtù, potrebbe essere il detto di questa coppia, che non guarda in faccia a nessuno pur di ottenere i risultati sperati. Per queste motivazioni le altre coppie li giudicano a volte poco leali. In realtà, lo spirito competitivo è talmente insito in questi due ragazzi, da annebbiare altri aspetti, come il gusto nel fermarsi e godere del paesaggio o della bontà delle persone, che dovrebbe essere uno dei motivi più importanti di questa esperienza. Ma la gara è gara, e à la guerre comme à la guerre: di puntata in puntata, però, anche i ragazzi impareranno a godere di questa indimenticabile opportunità e lasciarsi abbandonare alle emozionanti viste e all’umanità di questa gente. Anche per questi continui sviluppi, sono tra i possibili vincitori di Pechino Express.
Cosa aspettarsi dagli Espatriati nell’ottava tappa? Sicuramente una grande forza d’animo e determinazione in tutte le prove che dovranno affrontare, e magari un po’ meno competitività… anche se sarà molto difficile, perché questo duo è fermo e risoluto ad essere la quarta coppia vincitrice di Pechino Express nel Nuovo Mondo.