Il piccolo schermo di Fox trasmetterà stasera, mercoledì 4 novembre 2015, tre nuovi episodi della seconda stagione di Tyrant: si tratta del settimo, dell’ottavo e del nono intitolati rispettivamente “La terribile grazia di Dio”, “Padri e figli” e “Questione di fiducia”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: l’esercito del Califfato irrompe a Tal Jiza con il suo esercito e comunica alla città di averla liberata dalla tirannia. Ihab (Alexander Karim) dimostra il suo potere uccidendo dei traditori e Abu Omar (Darius Homayoun) decide di risparmiare all’ultimo momento Daliyah (Melia Kreiling). Kasim (Armin Karima) e Munir (Nathan Clarke) vengono arruolati e Ahmos (Nasser Memarzia) chiede a Bassam (Adam Rayner) di proteggerli, ma il medico vuole fuggire verso il Libano prima di essere riconosciuto. Poco dopo, Bassam riesce ad appropriarsi di uno dei camion del Califfato e Jill (Krystina Alabado) gli punta la pistola contro obbligandolo a portarla con sé.
Nel frattempo Jamal (Ashraf Barhom) scopre che il prossimo obiettivo sarà Ma’an ed è preoccupato che vengano colpiti i cinesi. Faisel pensa che la moglie sia stata rapita e tortura Ahmos per sapere dove siano diretti, ma è Kasim a rivelarlo per evitare che il padre muoia per una causa non sua. Jane (Caitlin Joseph) si accorge dell’interesse che il marito aveva mostrato per Daliyah durante l’esecuzione e decide di introdurla nel Califfato perché diventi la sua seconda moglie. L’esercito attacca il Califfato mentre è ancora nella città e gli uomini di Abu Omar riescono a distruggere tutti gli elicotteri con l’uso dei missili. Ihab annuncia che attaccheranno Ma’an e che presto cancelleranno da Abuddin il regime. Intanto, Molly (Jennifer Finnigan) arriva in aeroporto e ascolta il discorso del Presidente sulla repressione del Califfato, mentre Sammy (Noah Silver) contatta Abdul (Mehdi Dehbi) preoccupato perché non lo sente da diverso tempo. Faisel riesce a raggiungere Jill poco prima del confine e scopre che si è allontanata di sua volontà. Bassam riesce ad appropriarsi di un’arma e uccide sia lui che il suo uomo decidendo di tornare indietro per difendere il suo popolo.
Ahmed (Cameron Gharaee) informa il padre che con il recente attacco ad Ma’am hanno perso un terzo delle loro forze aeree, e il Presidente decide di incontrare i cinesi al più presto. Ihab si proclama emiro di Abuddin e incita i lavoratori a fronteggiare la minaccia del dittatore. Poco dopo Ahmos gli offre dei soldi in cambio di Daliyah, ma lo stesso Kasim lo allontana dicendogli che la moglie sta servendo una causa più grande. Bassam lo raggiunge di nascosto e gli chiede dove si trovi la Resistenza. Ahmos si offre di portarlo da un cugino che fa parte del clan Banu Zhara e che sta conducendo la rivolta. Nel frattempo l’ambasciatore cinese rifiuta di concedere le armi del suo governo al Presidente e decide di abbandonare ogni accordo perché il patto non è stato rispettato. Jamal ritiene Tariq (Raad Rawi) l’unico responsabile e lo uccide brutalmente colpendolo con un trofeo. Sammy chiede aiuto ad Ahmed per trovare Abdul e il cugino gli riferisce di avere un contatto che potrebbe essere avere delle informazioni. Nel frattempo, Amira (Alice Krige) convince Leila (Moran Atias) che Rami (Keon Alexander) è la loro ultima possibilità e la nuora riesce a fare leva sul ragazzo perché accetti l’incarico. Sammy viene obbligato dal giudice a rinnegare ufficialmente suo padre e poco dopo viene accompagnato da Ahmed in un club per uomini dove scopre che Abdul è stato catturato dal Califfato. Ahmos si accorge che gli uomini della Resistenza sono morti o prigionieri, e Bassam decide di liberarli usando le catacombe e la complicità di Munir. Mentre il nuovo Generale riesce ad ottenere l’invio di nuovi soldati, la Resistenza guidata da Bassam si impossessa del deposito di armi e attacca il Califfato facendo uscire i prigionieri. Ahmos viene ferito durante la fuga e Munir viene convinto a rimanere per aiutare la sua gente dall’interno. Bassam viene riportato al villaggio e prima di morire chiede a Bassam di salvare Daliyah. Mentre Jamal fa un discorso al suo popolo, Bassam incita la Resistenza ad unire le forze con le altre tribù.
Negli episodi della seconda stagione di Tyrant in onda stasera, Bassam scopre dove è tenuta prigioniera Daliyah grazie a Munir e mette in atto un piano per liberarla, ma per farlo dovrà farsi aiutare da vecchie amicizie e prendere una decisione molto difficile. Sammy tenta di pagare il Califfato perché rilasci Abdul e in seguito si rivolge a Jamal perché sblocchi la sua eredità, ma scopre che è troppo tardi. Rami viene messo sotto pressione da Jamal perché conduca Abuddin verso la vittoria contro il Califfato ma gli chiederà di fare qualsiasi cosa perché avvenga. Nel frattempo, Nusrat ha delle complicazioni durante la gravidanza che potrebbero mettere a rischio la sua vita. La battaglia di Ma’an si intensifica grazie alla guida di Bassam che sta diventando noto in tutti gli ambienti come il leader degli insorti. Ihab giura che si vendicherà della morte di Samira e Bassam confesserà a Fauzi che cosa è accaduto. Rami ordina che non ci siano vittime fra i civili, ma l’intelligence del governo colpisce gli insorti piuttosto che dedicarsi al Califfato. Bassam si rende conto che non può sconfiggere il Califfato con le sue sole forze e cerca di stringere un’alleanza con Rami che si convince di essere di fronte ad una situazione estremamente difficile. Jamal si sente sempre più in colpa per ciò che sta accadendo ad Abuddin e Leila prende una decisione che riguarda la vita di Ahmed e Nusrat.