Ed ecco qui il grande finale per questo Concerto di Capodanno Vienna 2016, con il maestro Maris Jansons che conduce verso l’ovazione finale dirigendo la mitica opera Valzer Op.314, per tutti il capolavoro di Johan Strauss figlio “Sul bel Danubio Blu”: una magia di suono che nessuno può dire di non aver mai almeno per una volta ascoltato. Sulle immagini del vero Danubio con le atmosfere dei castelli austriaci che ci riportano indietro nella storia in maniera malinconica e dolce ad un tempo che ora non c’è più.
Ma la storia la vive adesso con l’Orchestra di Vienna che suonando queste note soavi ci permette di rientrare il giorno dell’anno nuovo, Capodanno, in una dimensione passata che è un continuum con l’ora. Complimenti al Maestro Jansons che ha saputo reinterpretare un grande classico con un trasporto e una vitalità non propriamente normali per un lettone.
Concluso quello è giunto il vero grande finale con un’ovazione durata per minuti: il suono e il battimani del pubblico in estasi per la grande Marcia di Radetzky (ecco magari altri non austriaci pensando alla storia che narra non avranno lo stesso trasporto) che celebra ogni anno la fine del Concerto di Capodanno con le note che davvero tutti sappiamo a memoria. Tutti in piedi dopo la prestazione di 5 minuti che chiude tutto, con il pubblico che applaude per diversi minuti che non sapremo mai dire quanti perché la diretta televisiva e streaming è finita. Un buon spettacolo? Lo dirà il pubblico, di certo la qualità della musica non è mancata e l’ovazione finale dimostra un certo qual apprezzamento da parte dei presente. Insomma, dall’Austria verso il mondo: buon 2016!
È un momento magico quello che ogni anno arriva con le ultime opere del Concerto di Capodanno a Vienna 2016: i valzer austriaci più conosciuti vengono prodotti in serie per l’appetito del pubblico che non vede l’ora di sentire i grandi classici Danubio Blu e soprattutto Marcia Radetzky. Negli ultimi 20 minuti abbiamo invece assistito ad una perfetta preparazione, un climax ascendente che ci porta dritti verso il gran finale: prima la “Die Libelle, Polka mazur” con gran performance dei violoncelli, e poi sopratutto il terzo brano forse più conosciuti dopo quelli del super finale. Il “Kaiser Walzer” ovvero il Valzer dell’Imperatore che in tutto il mondo viene sognato, riprodotto e ammirato: perfetta esecuzione con il contemporaneo e suggestivo balletto in video che grazie alla diretta streaming e televisiva siamo riusciti a vedere. Un balletto di 15 minuti che accompagna dolcemente le note del valzer imperiale, con tanto di appassionato bacio finale tra la ballerina e il compagno danzatore dell’Opera di Stato di Vienna: uno spettacolo che sta crescendo per gli ultimi minuti di performance che ora ci attendono. Si è concluso ora il programma ufficiale del Concerto di Capodanno 2016, iniziano i bis che sono poi i grandi attesi.
Continua la grande diretta del Concerto di Capodanno a Vienna 2016, in questo primo giorno dell’anno che vede proseguire la carrellata di Walzer e opere dell’immensa produzione della famiglia Strauss, l’istituzione culturale, musicale e di produzione dell’Austria nei tempo d’oro. Dopo Furstin Ninetta e la Polka francese, il pubblico sente salire l’attesa per le ultime due produzioni che sono le vere protagoniste ogni anno del “concertone di Capodanno”, ovvero l’incantevole An der schonen blauen Donau, da tutti conosciuta come il Danubio Blu, e poi la finale esaltante Marcia di Radetzky. Le più attese e forse conosciute opere di Johan Strauss figlio la prima e padre la seconda sul grande generale austriaco: ecco ora il brano “Josep Vazer”, violoncellisti tutti in piedi e con numerosi passaggi in cui i due primi violini scandiscono quasi il tempo per tutti gli altri orchestrali. Il Maestro Jansons non sembra stanco e molto sorridente sta portando a compimento un altro grande concerto.
In questo preciso istante nella grande Sala d’Oro di Vienna il Concerto di Capodanno 2016 sta presentando dopo il Walzer op. 235 l’opera sempre tratta dalla magia della famiglia Strauss, la Polka francese opera 238, con l’aggiunta di un coro di voci bianche dell’Opera di Stato che sta cercando di impreziosire la già importante opera. Una diretta con il continuo gioco di stacco della regia tra la suggestiva atmosfera della sala e i vari strumentali ma che sembra non convincere appieno il pubblico della rete: su Twitter, sta esprimendo la propria delusione per uno spettacolo che, anno dopo anno, non cambia mai. “Concerto di Vienna, mi fate dolcemente addormentare”, “dai papi guardiamo i cartoni,il concerto di Vienna lo guardi l’anno prossimo tanto è sempre lo stesso”, “Il Concerto di Vienna è così perfetto che non si può twittare nessuna critica. Sono un po’ delusa. Forse vorrei qualche musicista bono”, “Concerto di Vienna davvero moscio. Faticoso”, scrivono gli utenti di Twitter. Nonostante tutto, però, il Concerto di Vienna ha sempre il suo fascino e attira sempre molti telespettatori nonostante il repertorio classico.
Un grande evento quello del Concerto di Capodanno di Vienna come detto in precedenza, ma va anche detto che i prezzi dei biglietti non sono dei più accessibili o come si suol dire, popolari. Si passa infatti dai quasi 4mila euro (3999 per l’esattezza) delle primissime file e di alcuni palchi ai 2mila dei posti più in fondo alla sala. Per la prossima edizione del primo gennaio 2017, chi può permetterselo, i biglietti sono già in vendita da oggi e nonostante il prezzo andranno esauriti ben presto. C’è poi la possibilità di partecipare a speciali sorteggi che permetteranno ad alcuni fortunatissimi di vincere un ambito biglietto. Si tratta in tutto di 700 posti dei quasi duemila disponibili, per partecipare al sorteggio bisogna rivolgersi direttamente al sito dell’Orchestra filarmonica di Vienna. Altri 300 posti in piedi invece sono riservati a omaggi e sponsor vari. Certo per vincere un biglietto in sorteggio bisogna essere molto fortunati: si calcola che mediamente ogni anno circa 60mila persone tentino il sorteggio per vincere uno dei settecento posti disponibili
La splendida sala dorata del Musikverein di Vienna è quella che sin dalla prima volta, nel lontano 1939, ospita il concerto di Capodanno eseguito dalla Filarmonica della capitale austriaca. Oltre alla musica, incentrata ma non solo sule opere della famiglia Strauss, anche spettacolo di danza con i ballerini dell’Opera di stato, immagini girate sia all’interno dell’edificio che all’esterno. Ovviamente i balletti li possono vedere solo gli spettatori televisivi in quanto immagini montate sulle musiche che vengono eseguite. L’evento è talmente ambito che i biglietti per il concerto dell’anno successivo vengono messi in vendita già a gennaio, undici mesi prima del concerto stesso. Una curiosità italiana: dal 1981 l’allestimento della sala è curato con fiori che arrivano appositamente da Sanremo. Altra curiosità: la prima edizione si tenne quando l’Austria era stata annessa alla Germania, e non si tenne il primo gennaio ma il 31 dicembre e fu dedicato proprio alle glorie del nazismo. Nonostante la terribile guerra in corso, il concerto si tenne sempre dal 1941 in poi ogni anno fino a oggi il primo di gennaio. Dal 1987 invece si è cominciato con il cambiamento di un direttore ogni anno, prima infatti lo stesso direttore poteva dirigere più edizioni consecutive dell’evento. Quello di capodanno è l’ultimo di una serie di tre concerti identici nel programma, il primo si tiene il 30 dicembre ed è riservato alle forze armate austriache.
Il tradizionale Concerto di Capodanno, in diretta da Vienna alle ore 13.30 eseguito dai Wiener Philharmoniker. Il programma seguirà anch’esso la tradizione con gli usuali valzer viennesi, i galoppi e le marce di Strauss, ma quest’anno ci sarà qualche novità. La prima edizione di questo evento risale addirittura al 1939, si trattava di un concerto speciale dedicato alle musiche della famiglia Strauss. Sospeso in tempo di guerra, riprese in seguito e nel 1959 ci fu la prima ripresa televisiva, diventando ben presto un evento mondiale seguito da oltre 40 nazioni con una media di un miliardo di spettatori. Ogni anno dirige un maestro diverso, Jansons aveva già diretto il concerto di capodanno nel 2006. Il programma specifico di questo 2016 prevede l’apertura con musiche di Robert Stolz, brani di Strauss e anche Ziehrer, Waldteufel e Hellmesberger. Il finale come sempre dedicato ai due pezzi simbolo: Il Bel Danubio Blu e la Marcia di Radetzky ritmata come da tradizione dal battimani del pubblico. Oltre alla diretta si potrà assistere alla differita su Rai 5 alle ore 21 e 15.
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento sulla Rai con il seguitissimo Concerto di Capodanno da Vienna. Un evento che viene proposto a partire dalle ore 13,30 su Rai Due e che vede il maestro Mariss Jansons dirigere l’orchestra nella Sala d’Oro del Musikverein di Vienna per quella che è la 76esima edizione di un evento ormai diventato appuntamento fisso. Il programma del concerto prevede un consueto repertorio incentrato sui valzer, i galoppi e le marce degli Strauss. In questa occasione vede un programma piuttosto ricco che parte con il pezzo Uno Marsch di Robert Stoltz per poi presentare tantissime composizione dei Eduard Strauss, Josef Strauss, Johan Strauss Junior e Senior. La parte finale del concerto prevede nello specifico l’esecuzione di An der schonen blauen Donau, Walzer op. 314 di Johan Strauss figlio e la marcia di Radetzky di Johann Strauss padre per un evento che si preannuncia anche quest’anno di grandissimo impatto. La tradizione del Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker ha radici che risalgono al 31 dicembre 1939, quando l’orchestra guidata dal maestro Clemens Krauss si esibì per la prima volta in un “Concerto Speciale” dedicato a musiche composte dalla famiglia Strauss. Le prime dirette televisive sono datate 1959 ovviamente ad operare della televisione di stato austriaca. Il successo fu eccezionale nonché trampolino di lancio di una popolarità crescente che negli anni ha portato la manifestazione ad essere oggi l’appuntamento musicale più famoso e seguito del mondo (la media è di circa un miliardo di spettatori in oltre 40 Paesi dove viene proposto). Infine, ricordiamo che nella scorsa annata a dirigere la storica orchestra fu il maestro indiano Zubin Metha e che l’evento può essere seguito in diretta streaming.