Il lavoro ed i salari sono due dei problemi che più minacciano la ripresa economica delle famiglie italiane. Se da una parte, infatti, la richiesta e la produttività è in significativo aumento, così come il costo della vita, dall’altra gli stipendi dei lavoratori rimangono invariati. E questo sia che si parli del settore operaio e del commercio sia che si parli di categorie più remunerative. Secondo gli ultimi dati Istat, solo il 20% degli italiani risulta abbiente o ricco e detiene circa il 70% della ricchezza. Alcuni anni fa la prospettiva dorata veniva inoltre servita dalla liberalizzazione dei contratti, che ha comportato in realtà uno sfruttamento da parte dei datori di lavoro, tale da far inginocchiare le famiglie, che vivevano già sotto pressione economica. Questa sera, lunedì 30 gennaio 2017, Presadiretta e Elena Stramentinoli approfondiranno l’argomento all’interno del servizio Salari da fame, che ci porterà in giro per l’Italia per conoscere le diverse realtà lavorative. Alla situazione economica già problematica presente nel nostro territorio, sottolinea la DIRE, va aggiunto inoltre che siste ancora un divario fra il salario destinato alle lavoratrici e quello concesso alle controparti maschili. Secondo l’ultimo rapporto dell’Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro), l’Italia si trova inoltre in controtendenza con il resto dei Paesi Europei, dove il divario fra uomini e donne è in calo. In base al periodo 2010, in cui la crescita si aggirava attorno al 5,1 %, l’attuale 6,1% non può che evidenziare ancora di più come l’aumento sia netto ed in contrasto con quanto per esempio accade in Germania, dove in soli 5 anni c’è stata una riduzione del 4% circa.