L’ingresso di Keanu Reeves sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2017 è sicuramente di quelli che fanno scena. L’attore canadese apre la sua intervista con Maria De Filippi sottolineando che: “E’ bello essere in Italia”. Maria gli mostra diversi oggetti e gli chiede a cosa pensa. Il primo è un mazzo di spaghetti di pasta e Keanu Reeves dice che quando aveva sedici anni lavorava in un negozio di alimenti italiani e faceva lui la pasta per il negozio. Sicuramente è un’intervista molto interessante da seguire all’inizio alla fine a un attore che ha interpretato diversi ruoli prestigiosi in carriera e che rivedremo presto al cinema con il film di Chad Stahelski ‘‘John Wick: Chapter 2”. Staremo a vedere quale sarà la risposta del pubblico di Keanu Reeves che racconta anche di aver giocato da portiere ad hockey da ragazzo.
Fra gli ospiti previsti al 67esimo Festival di Sanremo, ci sarà l’attore canadese Keanu Reeves. L’attore parlerà del suo ritorno al cinema con il secondo capitolo della saga di John Wick e della storia di una carriera ricca di successi ma anche di alcune ombre. Keanu Reeves nasce a Beirut, in Libano, nel 1964 da Samuel Reeves, un geologo statunitense, e da Patricia Taylor, una ballerina inglese. I genitori di Keanu si incontrarono proprio nella capitale libanese e, dopo essersi accorti che Patricia aspettava un bambino, decisero di sposarsi e di chiamare il figlio Keanu, che deriva da una parola hawaiiana. Dopo solo due anni, in ogni caso, la madre decide di separarsi dal marito Samuel e si trasferì con i figli a Toronto, dove intanto lavorò da costumista per star come Alice Cooper e Dolly Parton. In Canada, Reeves mise presto in mostra le proprie doti atletiche diventando un appassionato di hockey ed arrivando ad essere eletto il miglior giocatore della scuola. Purtroppo per lui, parallelamente ad un brillante percorso sportivo alle scuole superiori, si affacciò presto il problema della dislessia, che lo costrinse ad abbandonare gli studi prima della maturità. Nonostante questo piccolo handicap, Keanu decise di non demordere e, abbandonati gli studi, iniziò a frequentare dei corsi di recitazione, mantenendosi nel frattempo lavorando come boscaiolo, affilatore di pattini e non solo. Il primo banco di prova importante per la carriera di Reeves arrivò nel 1986, quando fu scelto prima in un ruolo di comprimario ne I ragazzi del fiume di Tim Hunter, poi nel film incentrato sul mondo dell’hockey Spalle larghe con Rob Lowe. Dopo alcuni anni trascorsi recitando in film di questo tipo, nel 1991 Reeves recita una parte più impegnativa nel film di Gus Van Sant Belli e dannati, in cui affianca il famoso River Phoenix nel ruolo di un giovane ragazzo che si prostituisce. Nello stesso anno Kathryn Bigelow lo vuole nel suo film d’azione Point Break, in cui l’attore canadese recita accanto a star del calibro di Patrick Swayze.
Gli anni Novanta segnano il punto decisivo della sua carriera, grazie alla partecipazione a film come L’avvocato del diavolo e soprattutto all’ingresso nella trilogia di Matrix, film che diventa subito un simbolo della nuova Hollywood ed un cult nel genere. Il personaggio interpretato da Reeves, Neo, diviene anch’esso un’icona, tanto da far coincidere lo stesso nome dell’attore a quello del personaggio interpretato in Matrix. Con il successo mediatico arrivano anche notevoli fortune economiche per Keanu Reeves, che però parte malissimo negli anni Duemila con due interpretazioni mal riuscite in The Watcher e Sweet November. La serenità economica ed il desiderio di lasciare gli affanni di Hollywood spingono Reeves ad accogliere l’idea di diventare un musicista, motivo per cui entra nella band Dogstar come bassista e cerca di lanciarsi nella carriera musicale. Nonostante un discreto successo, nel 2005 Reeves lascia la carriera da musicista e concentra tutte le sue energie nuovamente nell’attività di attore, in cui costituisce ormai da 10 anni un punto di riferimento nel genere d’azione. L’attore canadese è impegnato ora nella presentazione del suo film John Wick:chapter 2, in cui interpreta un pericoloso sicario vedovo alle prese con alcune ombre nel suo passato.