Altre storie di perdono o ringraziamento su Il Dono, il docureality condotto da Marco Liorni e Paola Perego in onda su Rai 1 il 2 gennaio 2016. Agatino, Leopoldo, Vaios e Carmine, questi sono i protagonisti della terza puntata del programma che mira a far riflettere i telespettatori ma anche ad offrire il giusto spazio a chi, un giorno, ha salvato la vita di un’altra persona e si appresta ora a ricevere il suo ringraziamento. Il tutto è collegato da un piccolo dono che i protagonisti vogliono regalare come simbolo della loro storia. La prima storia che ci viene raccontata è quello di Carmine che oggi vuole chiedere scusa alle proprie figlie per aver speso 400mila euro alle slot machine. All’inizio Carmine era riuscito a nascondere tutto alla famiglia ma i debiti li travolsero molto spesso, costringendo le figlie a fare due lavori per risanare tutto. Carmine oggi è guarito grazie alla terapia e dopo tre anni di astinenza dal gioco, vuole chiedere perdono alle figlie Stella e Nunzia per averle rovinato l’adolescenza. Il dono è rappresentato dalle ultime bambole che il padre aveva comprato per loro e rappresentano l’ultimo periodo di felicità vissuta dalla famiglia prima del baratro. Nunzia e Stella si commuovono nel vedere il regalo e nel leggere il messaggio. Confidano a Paola Perego come hanno vissuto la malattia del padre, costrette a vivere con i soldi contati. Le due figlie accettano l’invito e si presentano all’appuntamento, pronte a ricostruire quella famiglia andata in pezzi. La seconda storia ci parla di Vaios e del terremoto a L’Aquila del 2009 in cui rischiava di morire. Dopo il crollo del suo appartamento, Vaios si è ritrovato intrappolato fra le macerie, atterrito e con la paura che l’odore di gas che ha sentito in quel momento provocasse un’altra tragedia. L’uomo venne ricoverato nell’ospedale di Avezzano ed il fatto ancora più grave era la solitudine che lo circondava. Non aveva nessuno da chiamare, ma proprio in ospedale conobbe Vincenzo ed il padre Giovanni, pronti ad accoglierlo come uno di famiglia. Giovanni in particolare si comportò come un padre anche con Vaios ma in quei momenti il ferito voleva solo cancellare ogni ricordo. Oggi Vaios dona a Giovanni la penna che gli regalò il padre il giorno della sua laurea. Giovanni è commosso nel ricevere il regalo e anche nel ricordare quei giorni in cui sentì il dovere di comportarsi da padre verso il ragazzo greco nonostante fosse uno sconosciuto. Anche Vincenzo si presenta all’incontro, tutti e tre uniti da una catena di solidarietà ed affetto. Il programma offre anche lo spazio a chi, come Agnese, vuole cercare qualcuno. Agnese ha scoperto di essere stata adottata ad un anno e mezzo e di essere stata nutrita da una balia durante i primi mesi di vita. La donna si sente senza radici e ora vuole trovare la donna che l’ha allattata per ringraziarla, soprattutto dopo aver scoperto che Maria Giuseppa avrebbe voluto adottarla, ma che non le fu possibile. Leopoldo ci racconta invece di essere rimasto coinvolto nella rissa fra tifosi inglesi ed italiani durante la partita ad Heysel nel 1985. L’uomo era allo stadio con il figlio Vittorio ma i due vennero divisi dalla folla. Leopoldo venne soccorso da un tifoso del Liverpool, Jeff Conrad, che lo ha fatto bere e muovere per poi andarsene quando ha capito che Vittorio poteva cavarsela. Padre e figlio donano a Jeff la maglietta con il numero di Platini che Vittorio indossava quella sera. L’uomo viene ritrovato grazie ad un giornalista locale e racconta alle telecamere di Il Dono che quella sera venne picchiato da alcuni tifosi della Juve. Oggi i tre si possono rivedere in Inghilterra e abbracciarsi fra le lacrime. Jeff a sua volta regala a Vittorio la sciarpa del Liverpool con scritto ‘non camminerete mai soli’. La terza storia è quella di Agatino, un carabiniere in servizio con il collega Luigi nella notte fra il 4 ed il 5 giugno del 1981. I due agenti si erano lanciati nell’inseguimento di due auto da cui era derivata anche una sparatoria che aveva colpito Agatino alla gola e al braccio. Oggi l’uomo vuole ringraziare Luigi per averlo portato in ospedale senza esitare un attimo, una decisione che gli ha permesso di rimanere in vita. Anche la figlia Valeria vorrebbe rivedere Luigi, perché di quel periodo, in cui lei aveva poco più di sei anni, ricorda tutto. La donna offre come regalo dei santini, gli stessi che Agatino aveva in tasca la sera della sparatoria. Luigi ci racconta gli avvenimenti di quella notte dal suo punto di vista, la corsa in ospedale nonostante la macchina avesse perso una gomma. I tre si incontrano e si lanciano in un abbraccio collettivo come simbolo di un legame che non si spezzerà mai. Il secondo appello della puntata è di Alberto, salvato dalle repressioni tedesche del 1943. La sua famiglia trovò rifugio a Todi dove vennero accolti con solidarietà. Una malattia portò Alberto da un medico di Todi che evitò di denunciarlo quando si accorse che era ebreo. Oggi Alberto vuole trovare almeno una persona della famiglia del medico Orsini che lo aiutò a sopravvivere. L’ultimo appello è di Giulio che cerca il suo primo amore, Licia, e con cui avrebbe voluto sposarsi. Tuttavia suo padre lo costrinse a rinunciare alla ragazza perché voleva che si sposasse con un’altra donna. Dopo 50 anni, Giulio la vuole rivedere per chiederle perdono per averla fatta soffrire.
Replica Il Dono, puntata 2 gennaio 2016: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata de Il Dono andata in onda il 2 gennaio 2016 grazie al servizio di video streaming offerto da Rai.tv, cliccando qui.