Dopo mesi di campagna elettorale trascorsi a parlare del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, ormai ci siamo: ancora qualche ora e sapremo se le riforme renziane passeranno l’esame della consultazione o verranno definitivamente bocciate. Di referendum si parlerà anche oggi, 4 dicembre 2016, nella puntata de Le Iene Show in onda su Italia Uno. Attenzione però: nessuno pensi che la trasmissione Mediaset abbia intenzione di violare il silenzio elettorale. Il programma di Italia Uno tratterà di referendum soltanto a partire dalle ore 23, cioè quando i seggi saranno chiusi in tutto il Paese. Ad occuparsene sarà Dino Giarrusso, la Iena che formulerà ai politici dei diversi schieramenti in campo delle domande riguardanti proprio i quesiti oggetto della consultazione referendaria. Il risultato? Nessuna sorpresa: molti metteranno in mostra tutta la loro impreparazione. Scommettiamo che il silenzio elettorale salverà da una brutta figura tanto il fronte del Sì che quello del No…
Dino Giarrusso, inviato de Le Iene Show, sarà il protagonista del servizio in onda a partire dalle 23 di oggi, 4 dicembre 2016, sul referendum costituzionale. La iena intervisterà i politici per verificare la loro preparazione sulla consultazione referendaria, ma quel che è certo è che Giarrusso sa bene cosa votare. Sul suo profilo Facebook l’inviato della trasmissione di Italia Uno ha infatti apertamente manifestato la sua adesione al fronte dei No. In uno dei post più recenti, Giarrusso ha così motivato la sua decisione:”Matteo Renzi va in televisione più di quanto ci andasse Silvio Berlusconi nelle sue campagne più invasive e spudorate, e i suoi sostenitori sono meno obiettivi di quanto non fosse Emilio Fede negli anni ruggenti. Qual è il problema? Che molte di quelle stesse persone che urlavano contro quelle anomalie, oggi applaudono, urlano e bulleggiano con una violenza mentale e verbale che farebbe impallidire, appunto, persino Fede. Voterò No contro questa riforma, perché la trovo davvero mal scritta, inopportuna e pericolosa, ma credo che anche questo teatrino penoso, questa passività prona dei media mainstream aumentata esponenzialmente negli ultimi giorni, e questa tremenda involuzione critica degli italiani normalmente più attenti alle regole base della democrazia, sia un’ulteriore ragione per votare No. Un No convinto, giusto, utile a non rovinare ulteriormente questo paese. Un No contro l’arroganza, un No per una democrazia reale che sia più rappresentativa di tutti, e non più esclusiva. Un No che va pubblicizzato personalmente, agli amici, ai colleghi, ai vicini di casa uno per uno. Casa per casa, strada per strada, convivncete quanta più gente possibile a votare No. Ne va del nostro futuro, fatelo davvero“.