La puntata di Report di ieri, domenica 18 ottobre 2015, è stata intitolata ‘Leggi a perdere’. Si è parlato del processo che porta alla definizione ultima di una legge. Spesso esso non è chiaro e alla fine si ottengono dei testi la cui utilità è anche piuttosto discutibile. La legge sul tfr in busta paga ad esempio non è stata proprio azzeccata. Il problema di fondo infatti è che da una parte ai lavoratori è stata data la possibilità di richiedere anticipatamente in busta paga il proprio tfr, dall’altra però non si è fatto in modo di risolvere l’evidente problema di tassazione dello stesso. In poche parole, il tfr se preso alla fine del periodo lavorativo viene tassato molto meno di quello che viene invece tassato se preso in busta paga. La tassazione insomma è la stessa dello stipendio e questo risulta particolarmente sconveniente per il lavoratore, che così non usufruisce neanche della legge. Solo una percentuale pari allo 0,08 dei lavoratori ha chiesto dunque il tfr sullo stipendio. La legge che prevede che ai celiaci venga rimborsata parte della spesa è forse esagerata, dato che si hanno dei rimborsi persino per bignè e dolci vari. Addirittura ci sono cioccolatini che costano 100 euro al chilo e che vengono finanziati dallo Stato. I prodotti che vengono venduti sono nel registro pubblico del Ministero della Sanità e si può scaricare l’elenco dal sito. Si tratta di oltre 50000 prodotti, tra cui arancini, crostatine, cannoli e via dicendo. Le materie prime usate sono a basso costo e il prezzo non è giustificato. Al loro interno è presente addirittura olio di palma, che va bene per i celiaci, ma non per la prevenzione delle patologie. In questi prodotti tra l’altro zuccheri e grassi sono una presenza costante. Anche la pasta è fatta con ingredienti che non sono necessari e che sono solo aggiunte. La celiachia è una malattia importante ma non si risolve con un budget di spesa, anche perché la celiachia è una malattia che si sta diffondendo sempre di più e non è così. Si è parlato poi del grasso animale e del suo utilizzo come combustibile per l’energia rinnovabile. Il Ministero dell’ambiente è l’unico che non ha recepito ancora la direttiva europea e la situazione attuale è che di volta in volta si deve decidere se un impianto può funzionare o meno. Lo Stato rimborsa le aziende per ogni kw di energia prodotto. L’uso del grasso animale sembrerebbe essere davvero conveniente eppure molte ditte sono ferme perchè non possono usarlo, in quanto non approvato dal Ministero dell’Ambiente. Quanto si dovrà aspettare ancora per ottenere l’autorizzazione al montaggio e all’uso dei motori a grasso animale? Lo stesso Ministero della Salute ha scritto che il grasso animale deve essere usato e non considerato smaltimento dei rifiuti. Ma chi dice di voler aiutare l’economia a riprendersi le sa queste cose? Eppure il Ministro dell’ambiente non risponde. Problematica è stata anche la legge sul falso in bilancio. Si tratta del classico reato sentinella, cioè quello a cui seguono altri reati. Appena approvata la legge ha dato come risultato l’annullamento della condanna in appello a Luigi Crespi, solo perchè la norma non era stata ben definita e mancavano alcune parole nel suo testo. Non si è scritto in pratica che le valutazioni possono costituire un falso. Nella vecchia norma questa parte c’era, mentre nella nuova è stata abolita la frase inerente. Secondo l’accusa crespi avrebbe abbellito il bilancio della HDC e siccome si trattava di false valutazioni, la Cassazione non ha fatto altro che applicare alla lettera la legge. Il Presidente della Commissione Giustiza della Camera dice che si era specificato in modo chiaro che anche le false valutazioni dovevano essere considerate un reato e ciò era stato detto dall’onorevole Ermini alla Camera. Le modifiche continue apportate dal legislatore hanno fatto sì che il processo alle camicie verdi iniziato nel 1998 sia ancora in corso. Nel 2010 tutto si è fermato e nel 2015 è ripartito il processo perché è come se la norma non fosse stata mai abrogata. Eppure dopo 18 anni l’interesse non c’è più e sarebbe normale che fosse tutto prescritto. Invece oggi si va a processo per un fatto grottesco successo tanti anni fa. Il processo comunque è stato trasferito da Verona a Bergamo. Si è parlato anche del silenzio assenso e della trasparenza della pubblica amministrazione. Quest’ultima è regolata da una legge del 1990 che dice che chiunque abbia interesse deve poter accedere ai documenti della pubblica amministrazione. Ma che caratteristiche deve avere questo chiunque? Pare infatti che non sempre la procedura sia attuabile. Il silenzio assenso può essere un male soprattutto per il paesaggio. Vi sono casi in cui si è costruito abusivamente solo perché la Soprintendenza non ha risposto entro 60 giorni e quindi si è dato per scontato il silenzio assenso. Tra le montagne della provincia di Messina gli alberi di nocciolo sono diventati una vera miniera d’oro per tutta la zona. Questa è la regione più povera d’Italia, un solo posto di lavoro qui può fare la differenza e la filiera della nocciola sta creando occupazione. I ghiri però stanno danneggiando la produzione e così si ha un calo della materia prima. I ghiri sono una specie protetta che non si può cacciare. Il sindaco ha provato in tutti i modi a protestare, con delibere e addirittura con la richiesta dello stato di calamità naturale. Gli agricoltori spiegano che si potrebbe usare il veleno ma è illegale e non c’è modo di parare emergenze di questo tipo. I fondi mancano quasi sempre e quindi le Istituzioni si fermano. Se un cittadino prende l’iniziativa commette reato e non è giusto che i contadini rischino così di finire sul lastrico.
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