Le verità è un thriller psicologico diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo, che ha lavorato alla sceneggiatura insieme a Daniele Pace e Toni Trupia. Gli attori protagonisti sono: Francesco Montanari, Nicoletta Romanoff, Fabrizio Nevola, Maria Grazia Cucinotta, Lino Guanciale e Anna Safroncik.
Il protagonista della storia è Gabriele Manetti, un uomo d’affari di successo, che lavora per la ditta di famiglia e per lavoro viaggia molto in giro per il mondo. Dopo una lunga trasferta in India, Gabriele non è più lo stesso. L’uomo sente che qualcosa in lui è cambiato e inizia a comportarsi in maniera diversa anche con la fidanzata Michela, che sperava che al suo rientro la loro storia diventasse più seria. Gabriele in India è stato testimone di un evento drammatico, che lo ha cambiato nel profondo. L’uomo cerca di far capire ai suoi familiari il suo stato d’animo ma nessuno sembra capire quello che gli è successo. Un giorno durante un’ispezione nella fabbrica di famiglia assiste al ferimento di un operaio. Il fatto scuote l’uomo che accusa il padre di negligenza nei confronti dei suoi stessi operai ma il signor Manetti è sconvolto dai vaneggiamenti del figlio. L’incidente non è mai avvenuto ma per uno strano scherzo del destino, si verifica nell’arco di pochi giorni. Nessuno sembra far caso alla preveggenza di Gabriele, tutti parlano di fortuite coincidenze. L’uomo non crede al caso e l’incontro con una misteriosa pittrice un giorno su una spiaggia lo farà convincere sempre di più del suo nuovo dono. Lo strano incontro mette in discussione tutta la vita di Gabriele, le cui certezze cadono l’una dopo l’altra, facendo venire a galla i sogni che ha dovuto mettere da parte per il bene della sua famiglia. La verità si mostra in una veste duplice e l’uomo scoprirà segreti che ha sempre avuto davanti agli occhi ma che fino a quel momento non è mai stato in grado di vedere.
Giuseppe Alessio Nuzzo è al suo debutto con un lungometraggio. Dopo essersi cimentato con alcuni corti, questo giovane regista ventisettenne, con in tasca una laurea in medicina, ha voluto portare sul grande schermo un genere che in Italia è poco sviluppato, il thriller di natura psicologica. Nicoletta Romanoff per la parte di Michela, ha dovuto recitare con una forte inflessione napoletana. La storia ha una forte componente biografica, lo stesso regista in più di un’intervista ha raccontato di essere stato vicino ad un suo amico durante un difficile percorso di recupero in seguito ad un grave incidente. Fabrizio Nevola è l’unico vero napoletano del cast, l’attore in una scena canta anche un brano della colonna sonora composta da Marco Ligabue.