Lucio Battisti di nuovo nella polemica e bufera anche a 18 anni dalla sua morte: questa volta è la vedova Grazia Letizia Veronese a scatenare per molte volte cause o polemiche contro alcuni colleghi del marito che utilizzerebbero, secondo la moglie, la “mercificazione a scopo di lucro” delle canzoni storiche e meravigliose del buon Lucio. Il caso riscoppia dopo l’articolo del Corriere della Sera che riporta le varie telefonate e cause intentate dalla vedova di Battisti contro Gianni Morandi, Pupo, Mogol stesso ma anche aziende grosse come la Barilla, la Fiat e Monte dei Paschi di Siena. Oggi se ne parlerà a Pomeriggio 5, il programma di Barabra D’Urso che proverà a capirne di più rispetto a tutte queste polemiche. «Non usate le sue canzoni», è il monito contro tutti questi personaggi, a volte arrivando anche in tribunale come con Mogol, storico paroliere di Lucio Battisti. «Ricordo che mi telefonò chiedendomi di non usare più le immagini del marito, andate in onda mentre veniva eseguita la canzone Pensieri e Parole e di non eseguire canzoni del suo repertorio. Mi chiamò dopo la trasmissione e mi rimproverò, intimandomi di non farlo più», sono le parole di Gianni Morandi al Tribunale di Milano. Ma anche Enzo Ghinazzi in arte Pupo ricorda una telefonata di fuoco della signora Grazia Battisti: «Mentre aspettavo un aereo mi telefonò la signora Veronese (…) Diceva che non mi dovevo permettere più di fare cose del genere, che avrei dovuto interrompere la messa in onda del promo di un mio programma in Rai. Cercai di spiegare la perfetta legittimità di quanto andato in onda». Ma la Battisti ne ha anche per le aziende, e ancora il Corriere della Sera riporta la querelle contro Fiat e Mps: «Lucio Battisti non avrebbe mai consentito che una sua composizione fosse accostata a una casa automobilistica (Fiat), a un’ impresa produttrice di pasta alimentare (Barilla) ovvero, peggio ancora, ad una banca (e che banca: Monte dei Paschi di Siena)». Di tutto questo, tra pochi minuti, se ne parlerà a Pomeriggio 5.