Nella prima serata di oggi, mercoledì 4 gennaio 2017, Sky Atlantic trasmetterà un nuovo episodio di The Affair 3, campione di ascolti negli USA. La puntata andrà in onda in prima Tv assoluta e sarà la sesta, dal titolo “La casa sul lago“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco cosa è successo la settimana scorsa: Noah (Dominic West) incontra Alison (Ruth Wilson) per caso e la invita a casa propria. L’ex moglie gli chiede qualche spiegazione sull’aggressione e nota che ha del vicodin fra i medicinali. Dopo tante incertezze, gli consegna i documenti del divorzio da firmare, ma lo scrittore non si sente ancora pronto per farlo. Vorrebbe invece che Alison andasse con lui a Block Island, ma la loro conversazione viene interrotta dall’arrivo di Cole (Joshua Jackson). Per evitare che Noah lo veda, Alison lo spinge fuori dalla balconata ed infine ricorda al primo ex marito che ciò che è successo fra loro la notte precedente non ha alcun significato. Dopo varie insistenze, Noah riesce a convincere l’ex moglie a partire con lui per l’isola, con la promessa che al loro ritorno firmerà i documenti. Lo scrittore è felice di ritornare sul luogo della loro prima fuga d’amore e dimostra di essere particolarmente euforico, finendo nell’idromassaggio all’aperto di alcuni sconosciuti. Tenta poi di convincere Alison a permettergli di trasferirsi a Montauk per poterle stare più vicino. L’ex moglie ha invece un chiaro quadro della situazione, quell’errore che ha portato Noah a cercare un brivido nella sua vita ed a tradire Helen (Maura Tierney) con lei. Vengono poi scoperti dal proprietario dell’idromassaggio, ma riescono a trovare alloggio presso un bed & breakfast. A fine serata, Noah si dichiara pronto a firmare i documenti, ma sottolinea di averla amata davvero. Le chiede poi come risolverà la situazione dell’affidamento, dato che Cole potrebbe opporsi alla sua richiesta. Alison però pensa al fatto che ha abbandonato la figlia per sei mesi, a causa del suo malessere. La giornata di Noah inizia in modo diverso, innanzitutto con un ricordo al periodo vissuto in carcere. Il controllo di Gunther (Brendan Fraser) è continuo e lo scrittore non ha alcuna libertà, soprattutto quando Alison va a trovarlo in prigione. La guardia lo osserva senza tregua ed infine scopre che ha scritto qualche pagina. La somiglianza fra il proprio nome e quello del protagonista non passano inosservate ai suoi occhi e lo spingono ad usare di nuovo la forza su Noah. Nel presente, Noah rivela ad Alison di aver sofferto molto durante la cura della malattia della madre e che è arrivato a compiere un gesto estremo, solo per evitare alla donna di continuare a provare dolore. Confessa infine di aver mescolato una dose eccessiva di farmaci alla madre perché potesse andarsene. Dopo un lungo abbraccio, fra i due scoppia di nuovo la passione. Nel passato, Gunther si vendica per le parole scritte da Noah sul suo conto e lo provoca ancora una volta. Gli rivela infatti di aver sfruttato una delle foto di Alison per il suo piacere personale e quando lo scrittore inizia ad urlare, la squadra antisommossa è costretta ad intervenire per calmarlo. Nel presente, Noah si sveglia di soprassalto e firma le carte per Alison, lanciandosi poi su strada, immerso nei pensieri. Nota poi un’auto che lo insegue e cerca di seminarla, ma finisce contro il guardrail.
Nel prossimo episodio di The Affair 3 faremo una nuova incursione nel passato di Noah. L’aggressione ai danni dello scrittore non sembra aver fatto emergere alcun problema, anche se fra i fan negli ultimi giorni si è discusso a lungo di Gunther. E’ curioso infatti come l’agente penitenziario compaia solo durante i ricordi di Noah e mai in quello degli altri. I diversi punti di vista dovrebbero infatti regalarci un’altra visione su Gunther e questo potrebbe voler dire molte cose. Innanzitutto, è una persona reale o si tratta di un frutto dell’immaginazione dello scrittore, alle prese con i propri demoni ed un principio di follia? La possibilità infatti che Noah possa aver sviluppato delle psicosi, forse a causa della morte del padre, potrebbe infatti averlo spinto a creare un alter ego su cui sfogare rabbia e frustrazioni. Così come durante l’aggressione, anche l’incidente che lo stesso Noah ha avuto per sfuggire ad un fantomatico inseguitore potrebbero confermare questa tesi.