Massimo Gramellini questa sera sarà ospite nella trasmissione condotta da Fabio Fazio Che tempo che fa. Torinese di nascita, ha da poco compiuto 56 anni, essendo nato nel capoluogo di regione piemontese il 2 ottobre del 1960. La sua famiglia è tuttavia originaria della Romagna. La sua vita cambia radicalmente all’età di nove anni, quando rimane orfano in seguito al suicidio della madre, evento che ha fortemente inciso sullo sviluppo della sua personalità e di cui molti anni dopo parlerà in modo approfondito in un libro, che sarà un caso editoriale. La sua carriera scolastica si snoda attraverso gli studi al liceo classico e una laurea in Legge.
Ha 25 anni quando avviene il suo primo approccio al mondo del giornalismo, nell’ambito sportivo. Dopo alcuni mesi presso il Corriere dello Sport-Stadio, avviene il primo sviluppo della sua carriera nella carta stampata. Questo sviluppo si concretizza nell’essere preso nel ruolo di praticante, sempre per quanto riguarda l’ambito sportivo, in uno dei quotidiani popolari più importanti a livello nazionale, ovvero Il Giorno. Qui ha modo di seguire in modo approfondito il mondo del tennis e il campionato di calcio che si chiude con il primo scudetto dell’era Berlusconi. Poco prima dell’arrivo del 1989 passa a La Stampa e viene dislocato a Roma, dove ha modo di seguire lo sport e nello specifico le gesta di Maradona, sia in campo che fuori.
Lo sport resta il suo ambito di competenza fino ai mondiali del 1990, in questa importante occasione alcuni suoi pezzi su Gianluca Vialli provocano la reazione stizzita di alcuni membri della Nazionale. Poco dopo, siamo nel 1991, cambia totalmente ambito, divenendo una delle firme nelle pagine politiche de La Stampa. La sua penna racconta il periodo di Mani Pulite e la fine di un mondo politico. Nel 1993 è corrispondente di guerra in una Sarajevo martoriata. La sua capacità di districarsi in diversi ambiti giornalistici lo porta, sul finire degli anni ’90, a divenire il direttore di Specchio. Grazie alla sua direzione il settimanale del giornale torinese riprende quota. Fra le sue intuizioni una rubrica dove risponde direttamente alle questioni sentimentali poste dai lettori. Anche questa rubrica, anni più tardi, diventerà un libro di grande successo.
Il 1999 è un altro anno molto importante, perchè su La Stampa fa per la prima volta capolino Il Buongiorno. Questa rubrica è ancora oggi uno dei capisaldi della prima pagine del giornale piemontese e consiste nel commento da parte di Gramellini di uno dei fatti del giorno precedente. Gli anni duemila si segnalano per due importanti avvenimenti, entrambi avvenuti nel 2005, la nomina a vicedirettore de La Stampa, incarico che ricopre ancora oggi, e l’inizio della proficua collaborazione e amicizia con Fabio Fazio, di cui diventa ospite e alla fine quasi co-conduttore di Che Tempo che fa. Gramellini ha messo in mostra la sua poliedricità anche nella scrittura, avendo spaziato dai saggi ai romanzi, tra questi ultimi si segnalano ovviamente Fai Bei Sogni, da cui Bellocchio ha tratto un film e che narra la sua vita a partire dalla morte della madre, fino alla scoperta di come effettivamente trovò la morte, e un libro scritto a quattro mani con Chiara Gamberale. Recentemente gli è stato affidato il programma Le parole della settimana, che viene trasmesso prima di Che tempo che fa.