Un film basato su una storia vera. E’ God’s not dead, diretto da Harold Cronk: esce oggi nelle sale cinematografiche italiane. Nella pellicola si intrecciano fede e dubbio e vengono poste domande sui grandi temi dell’esistenza e sulla lotta per la difesa dei propri valori.God’s not dead narra la sfida intellettuale tra un prestigioso professore di filosofia, Kevin Sorbo, e una giovane matricola universitaria, Shane Harper. La matricola non accetta la negazione della fede imposta dal professore ai suoi studenti: dovrà dimostrare l’esistenza di Dio al professore e all’intera classe. Il film è uscito negli Stati Uniti nel marzo 2014 e arriva in Italia quest’anno. E’ basato sul romanzo omonimo dell’autore Rice Brooks. (clicca qui per vedere il trailer).
È prevista oggi, giovedì 25 febbraio 2016, l’uscita nelle sale del film God’s not dead, una pellicola di Harold Cronk. Il film è basato sul romanzo omonimo dell’autore Rice Brooks ed il brano Like a Lion, al centro delle vicende, è stata originariamente scritta da Daniel Bashta. Nel cast sono presenti diversi volti noti del piccolo e grande schermo, del calibro di Kevin Sorbo, Willie Robertson, David A.R. White, Shane Harper, Korie Robetson, Dean Cain e Marco Khan. La trama si ispira ad un fatto realmente accaduto dove una matricola universitaria sfida un professore di filosofia molto apprezzato, mettendo a rischio la propria carriera scolastica per difendere le proprie idee sull’esistenza di Dio.
Josh Wheaton (Shane Harper) è uno studente del college e segue un corso di filosofia in cui insegna il professor Jeffrey Radisson (Kevin Sorbo). Il docente è un ateo e pretende che i suoi studenti firmino una dichiarazione sulla morte di Dio. Questo è l’unico modo che Radisson prevede perché gli alunni superino il proprio corso, ma non è così per Josh. Il ragazzo, evangelico, si rifiuta infatti di firmare, anche se è l’unico a farlo. Il professore gli chiede di dibattere l’argomento con lui, accettando che il resto della classe decida chi abbia o meno ragione tra i due. Radisson gli concede venti minuti per dimostrare che Dio esiste e nei primi due dibattiti il professore riesce a ribattere prontamente ad ogni argomento dello studente. Intanto, Kara, la ragazza di Josh, gli chiede di firmare il documento o lasciare la classe. Mettersi contro il professore potrebbe mettere a rischio le loro carriere scolastiche e ricevendo un rifiuto decide di lasciarlo. Josh è deciso a portare avanti la sua personale battaglia religiosa. Alla fine si arriva all’ultimo dibattito, dove Josh pone una domanda al professore, ovvero perché lui provi odio nei confronti di Dio. Radisson esplode in un attacco di rabbia, spiegando furente che odia Dio per la morte di sua madre. La donna lo ha lasciato solo al mondo, nonostante le sue preghiere, quelle stesse che sono rimaste inascoltate proprio perché Dio non esiste. È proprio questo a dare la molla a Martin, uno studente cinese che prende coraggio contro il volere del padre. Il ragazzo si schiera dalla parte di Josh e sostiene con lui che Dio non è morto. Il suo gesto viene imitato in pochi minuti da quasi tutta la classe e…