La Sifo lo sta dicendo da ormai molto tempo: la distribuzione diretta dei medicinali fa risparmiare molto Asl e aziende ospedaliere. La Società dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici territoriali ha già dimostrato in oltre un anno, grazie alle strutture mediche che si sono avvalse della distribuzione diretta, come il risparmio sul bilancio sia significativo. Ma che cosa vuol dire esattamente? Di norma, le farmacie private si avvalgono della distribuzione per conto, ovvero di fornire ai cittadini i medicinali per conto delle aziende distributrici. La distribuzione diretta, come spiegheranno le Iene Show nella loro puntata di questa sera, mercoledì 12 aprile 2017, consiste nel fornire agli italiani i farmaci necessari tramite le farmacie comunali del territorio o all’interno delle stesse strutture ospedaliere. L’introduzione della pratica, avvenuta in larga scala un anno fa, ha incontrato subito le ostilità di Federfarma, che ha minacciato di chiudere i battenti. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, il Presidente della Federfarma dell’Emilia Romagna, Domenico Dal Re, avrebbe evidenziato come alcune Asl agirebbero a sfavore della distribuzione per conto.
Qual è la differenza in termini economici fra distribuzione diretta e per conto? Lo studio effettuato dall’Università di Ferrara nel 2013, su richiesta della Sifo, ha messo in luce come il costo del servizio della distribuzione diretta sia inferiore di cinque volte rispetto a quello della distribuzione per conto. In sostanza, si parla di 0,74 euro a confezione contro 5,29 euro previsti normalmente. L’accoglimento da parte dei cittadini è stato fin da subito positivo, nonostante la bilancia non sia mai stata a favore della distribuzione diretta. Un elemento che ha dato la possibilità alla Sifo di sperare in una “compartecipazione delle due forme di distribuzione”, ma non senza una rivisitazione dei compensi e dei costi su tutto il territorio italiano. Nella puntata di stasera de Le Iene Show, Nadia Toffa avrà modo di far intervenire il direttore dell’ASL 1 d’Imperia, uno dei primi ad aderire all’iniziativa e che ha apportato significativi risparmi sul bilancio sanitario dell’azienda ospedaliera.