L’Italia è fuori da Euro 2016, eliminata – purtroppo – ai quarti dalla Germania. È vero, gli azzurri sono usciti a testa alta, ma forse, se qualcuno – come capirete dopo – l’avesse tenuta un po’ più bassa, oggi ci troveremmo qui a raccontare un’altra storia e saremmo in trepidante attesa di un’avvincente semifinale europea con la Francia. Invece, kaputt! Perché è finita così? Che cosa è andato storto, visto che per 120 minuti abbiamo saputo tenere testa ai campioni del mondo tedeschi?
Quello che vi proponiamo oggi è un documento esclusivo, frutto di un’indagine serrata e accurata. Abbiamo cioè scoperto il vero motivo che ha portato all’eliminazione della Nazionale di Conte. Ma prima di addentrarci nel racconto, occorre fare una doverosa premessa. Il calcio, si sa, è anche (o soprattutto) scaramanzia. E come ben sappiamo, un fortunato rituale ha accompagnato il cammino degli azzurri in Francia. Protagonisti: Andrea Barzagli e una coccinella.
Riavvolgiamo il nastro. Venerdì 17 giugno, riscaldamento pre-partita con la Svezia: Barzagli interrompe gli esercizi, si ferma e raccoglie una coccinella sul campo di Tolosa. Il gesto intenerisce e, soprattutto, porta bene. Segna Eder, numero di maglia 17, 17 minuti prima delle 17 di venerdì 17: finisce 1-0 e l’Italia conquista la qualificazione con un turno di anticipo. Il simpatico insetto rosso e nero, infastidito dalla troppa pubblicità conquistata, sceglie di stare a bordo campo prima della sfida con l’Irlanda, e sappiamo tutti come è andata a finire (sconfitta 1-0).
Alla vigilia dello scontro diretto con la Spagna, a Parigi, Barzagli avvista e raccoglie la medesima coccinella (ormai tra i due si è creato un feeling speciale): l’Italia vince 2-0. E la storia del “gigante e la coccinella” fa il giro del mondo. Tanto che un paio di 007 tedeschi vengono avvistati a Bordeaux, mimetizzati a bordo campo nell’intento di scovare il piccolo coleottero portafortuna ed eliminarlo. Ma in sua difesa Conte ha deciso di schierare addirittura la BBBC, che non è la mitica tv di Stato inglese potenziata di una B, bensì l’acronimo della linea difensiva della Juve e della Nazionale: così che Buffon, Bonucci e Chiellini, assieme allo stesso Barzagli, erigono un muro difensivo impenetrabile. Gli agenti segreti tedeschi se ne tornano con le pive nel sacco.
Sabato 2 luglio, ore 21: Italia contro Germania. Serve l’impresa; la coccinella viene invitata dallo stesso Barzagli, oltremodo sollecitato dall’intero staff azzurro, a fare il riscaldamento con la squadra. I tempi regolamentari vedono la Nazionale reggere benissimo il confronto, il vantaggio di Ozil la fa barcollare, il rigore causato dal povero Boateng rimette a posto le cose. A seguire, supplementari d’ordinanza e rigori. Già… appunto… che succede da qui in poi?
Ebbene, siamo in grado di svelare nei dettagli quello che passerà alla storia del calcio come “la grande delusione di Euro 2016”. Succede tutto in meno di cinque minuti. Per il contenuto delle immagini, la visione è consigliata solo a un pubblico adulto e non facilmente impressionabile.
Ore 23.34. Inizia la lotteria dei rigori. Insigne: gol. Kroos: gol. In questo delicato e decisivo istante, cosa sta facendo la coccinella di Barzagli? Sta apparentemente immobile (ma non Ciro) su un filo d’erba nel centro dell’area (zona dischetto), impegnata – da quasi tre ore – in una delle attività notturne cui questi piccoli coleotteri, essendo poco interessati alla tv (e allo sport in generale), amano dedicarsi.
Ore 23.38. Del tutto ignara di quel che le succede intorno, la coccinella non s’avvede dell’arrivo di Simone Zaza, che si appresta a calciare il secondo rigore per l’Italia. L’attaccante juventino appoggia il pallone sul dischetto, si allontana per prendere la rincorsa, e al fischio dell’arbitro Kassai si abbandona a un’imbarazzante e “delittuosa” danza a piccoli passi, calpestando più volte il terreno. Sarà proprio quella decina di saltelli a causare il patatrac: quando Zaza calcia il rigore sopra la traversa, il misfatto è compiuto. Il primo ad accorgersene – visto che nulla sfugge ai suoi occhi quando dalla panchina deve guidare la propria squadra – è Antonio Conte. Che immediatamente urla a squarciagola contro Zaza. No, non è per il penalty sbagliato. Ecco il labiale…
“Ma che c…o hai combinato, Simone? Hai calpestato la coccinella di Andrea!!!”.
Zaza è annichilito. Guardando immediatamente a terra, viene preso dallo sconforto più cupo. Poi tenta di giustificarsi con il CT
“Non l’ho proprio vista, Mister, lo giuro!”
Essendo nei paraggi, anche Gigi Buffon nota che qualcosa non va e, mentre si avvicina alla porta per prepararsi a fronteggiare Mueller, butta un occhio al filo d’erba nei pressi del dischetto, ma non ha il coraggio di assistere alla scena… “No, spiaccicata così, sotto i tacchetti di Zaza… Terribile!”.
E Barzagli? Viene avvisato solo durante l’intervista a Raisport nel dopo partita. Le sue sono parole comprensibilmente amare…
“C’è un’immensa delusione, le abbiamo dato tutto e tutto ciò che di bello abbiamo fatto per lei purtroppo non resterà, rimane solo grande delusione. Nessuno ricorderà niente di questa coccinella che ci ha dato tutto”.