Domenica 29 maggio Massimiliano Allegri sarà ospite a Che Tempo che fa, la trasmissione di Rai 3 condotta da Fabio Fazio. L’allenatore bianconero affronterà diverse domande, tra cui quelle sullo scudetto conquistato quest’anno, il secondo consecutivo da quando siede sulla panchina della Juventus, al trionfo in Coppa Italia contro il suo vecchio Milan, fino ad un commento sulla finale di Champions League, che si è disputata sabato 28 maggio a San Siro, con il Real Madrid opposto ai cugini dell’Atletico, per quella che è una riedizione della finalissima di Lisbona, che vide i Blancos allenati da Carlo Ancelotti trionfare ai tempi supplementari dopo il pareggio di Sergio Ramos nei minuti di recupero del secondo tempo. Massimiliano Allegri, in Italia, è l’uomo del momento. Sportivamente parlando. È riuscito laddove nessuno credeva, vincere il quinto scudetto consecutivo con la Juve dopo una partenza shock in campionato. Nessuno, con gli stessi punti nelle prime 10 giornate del torneo, era riuscito nell’impresa di Max Allegri. La “Double” è riuscito anche stavolta. Campionato e Supercoppa. Come al primo anno al Milan, quando vinse scudetto e Supercoppa (contro l’Inter) grazie a giocatori del calibro di Ibrahimovic e Thiago Silva. Poi l’esonero, quindi l’arrivo alla Juve, con la finale di Champions (poi persa) centrata al primo anno, così come lo scudetto, il quarto consecutivo per la Juventus, e la Coppa nazionale. In una recente intervista il tecnico bianconero ha fatto intendere che il prossimo anno la sua Juve giocherà per provare a vincere la Champions League. Il livello raggiunto dalla squadra è tale da poter sperare nella grande impresa, oltrepassando i confini nazionali. Gli ottavi di finale contro il Bayern Monaco sono stati fatali per la Juve ma hanno mostrato chiaramente come la Juve, adesso, possa giocarsela alla pari con le grandi d’Europa. Soltanto la sfortuna ha impedito al Bayern di Pep Guardiola di arrivare fino in fondo, perdendo contro quell’Atletico.
Allegri deve a Giovanni Galeone tutto. O quasi. È con lui a Pescara che diventò grande. È con lui che si confida ogni volta che può. Il presidente a cui deve gran parte della sua ‘fortuna’ è invece Massimo Cellino. La sua esperienza a Cagliari sarebbe dovuta terminare dopo appena 90 minuti. Arrivarono altre quattro sconfitte, con i sardi a zero dopo le prime cinque giornate. Cellino non esonerò Allegri. E da qui la favola poté finalmente iniziare. Si spalancarono le porte del Milan, quindi quelle della Juventus. L’attuale curriculum di Massimiliano Allegri conta tre scudetti, due Coppa Italia e due Supercoppe, più una finale di Champions League.