La puntata del 10 Aprile di “Che tempo che fa” si apre con un excursus nel mondo della storia dell’arte in cui ci guida il famoso critico e storico Flavio Caroli. Il carismatico professore in quest’occasione ci offre un interessante aneddoto raccontatogli da Peggy Guggenheim durante uno dei loro incontri a Venezia. Come spesso accade nel mondo dell’arte Jackson Pollock, il genio dell’espressionismo astratto del Novecento, era dotato di grande talento ma anche di una personalità complicata. Gli ultimi anni di vita furono interessati da una profonda crisi personale: il suo alcolismo divenne, infatti, molto severo. Mentre sua moglie, la pittrice Lee Krasner, si trovava proprio a Venezia per cercare il consiglio della Guggenheim, Pollock aveva intrapreso una relazione con una giovane donna di nome Ruth Kligman: mentre l’artista guidava in stato di ebbrezza, i due si schiantarono contro un palo della luce. Pollock morì sul colpo; la Klingman, nonostante numerose ferite, riuscì a sopravvivere. Una volta guarita s’innamorò di un altro grande artista della storia dell’arte del Novecento, Willem de Kooning: anche la relazione con il pittore statunitense di origine olandese si caratterizzò, però, per essere burrascosa e tormentata. La donna fuggì in Italia per cercare un confronto con Peggy Guggenheim (che, per altro, si rifiutò di riceverla): quando de Kooning la raggiunse a Roma, scoprì che Ruth si era già fidanzata con un altro uomo. Anche questo artista ne uscì, quindi, con le “ossa rotte”. Peggy Guggenheim, nel resoconto che fece a Caroli, si chiese perché questa donna, così nociva per alcuni dei più grandi pittori del secolo scorso, non avesse rivolto le proprie attenzioni verso categorie meno importati per la storia dell’umanità come, per esempio, qualche senatore del Partito Repubblicano degli Stati Uniti.
Con grande calore e reale affetto lo studio accoglie il grande scrittore Roberto Saviano: ricordiamo come l’autore di “Gomorra”, proprio a causa di questa sua celebre inchiesta volta ad indagare la realtà camorristica campana, sia costretto a vivere da quasi dieci anni sotto protezione. Fazio introduce questo ospite dal coraggio eccezionale spiegando come l’avesse invitato per presentare il suo spettacolo teatrale “Sanghenapule”, scritto in collaborazione con il regista Mimmo Borrelli; però, recenti sviluppi inerenti il mondo delle mafie hanno reso necessario un intervento diverso dello scrittore. È noto come Bruno Vespa abbia ospitato a “Porta a Porta” Salvo Riina, figlio del boss mafioso Salvatore. Secondo Saviano, il motivo che ha portato Riina in televisione non era affatto la presentazione del suo libro-intervista: bisogna conoscere la sintassi e la grammatica del linguaggio mafioso per comprendere come sia stato trasmesso un messaggio molto forte e molto chiaro all’indirizzo tanto della magistratura quanto dei nuovi vertici di Cosa Nostra. Salvo Riina nel corso dell’intervista non risponde mai alle domande in modo diretto, ma afferma sempre che bisognerebbe ascoltare l’opinione del padre in merito. Inoltre la parola ?mafia? non viene mai pronunciata: Riina afferma addirittura di non essersi mai chiesto cosa essa significhi davvero. Di particolare pregnanza è la sua risposta su quale sia il suo pensiero su Giovanni Falcone e su Paolo Borsellino, magistrati uccisi nell’esercizio delle loro funzioni proprio per mano mafiosa: il rispetto che Riina porta loro è quello che bisogna portare a tutti i morti. Nessuna parola di scusa o di cordoglio esce dalla sua bocca. Secondo Saviano lo scopo della famiglia Riina è quello di portare anche in ambito mafioso il metodo della ?dissociazione? già utilizzato per i crimini di matrice politica: in questo modo Salvatore Riina potrebbe confessare unicamente i delitti imputabili alla sua persona senza dover quindi pentirsi; in cambio potrebbe uscire dal regime di carcere duro.
Al termine dell’intervento di Roberto Saviano, Fabio Fazio accoglie tre mattatori del mondo dello spettacolo italiano: Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. I tre sono amici da una vita: i primi passi nello show business li hanno, infatti, mossi insieme. Per celebrare questo lungo rapporto hanno deciso di portare uno spettacolo di sicuro divertimento nei maggiori teatri d’Italia (la prima è prevista il 5 Settembre all’Arena di Verona). La mezz’ora dedicata a questi tre personaggi scorre velocemente tra una battuta ed uno “sfottò”: quasi tutte le prese in giro sono rivolte verso la persona di Giorgio Panariello che incassa da grande professionista della comicità. Di particolare rilievo sono le immagini dei dischi prodotti da Carlo Conti: pochi sanno come il compassato conduttore abbia infatti un passato da cantante. Fazio si porrà il lecito quesito di come farà Conti a partecipare allo show: il presentatore infatti è noto per essere impegnato in televisione su più fronti. Pieraccioni risponde con ironia che quando Conti sarà impegnato in tv verrà a sostituirlo Paolo Bonolis. I tre si rivelano abbottonatissimi riguardo al loro spettacolo teatrale: tutto ciò che rivelano al pubblico è che sarà uno show da non perdere.
Congedato questo scanzonato trio, arriva il momento per Fabio Fazio di accogliere l’irriverente Luciana Littizetto e la sua consueta simpatia. La comica torinese nel suo intervento tocca diversi temi: essi comprendoni tanto l’addio a Forza Italia dato da Michaela Biancofiore quanto l’assurdità di certi spot televisivi.
Replica Che tempo che fa, puntata 10 aprile 2016: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa andata in onda domenica 10 aprile 2016 grazie al servizio di video streaming offerto da Rai.tv, cliccando qui.