La nuova puntata di Report che andrà in onda oggi, lunedì 24 ottobre 2016, porta all’attenzione dei telespettatori i rischi legati all’utilizzo della plastica nella nostra vita quotidiana, analizzando i pericoli a cui andiamo incontro senza esserne consapevoli. Nella clip finale del programma di Rai 2 (clicca qui per il video promo) si parla della tenda della doccia in PVC: secondo uno studio americano potrebbe essere cancerogena, perché con il calore dell’acqua potrebbe sprigionare fino a 108 sostanze, alcune delle quali causerebbero problemi al fegato, al sistema nervoso centrale, al sistema riproduttivo e alla respirazione; inoltre, potrebbero restare nell’aria fino a 28 giorni, inquinando così l’ambiente di casa. In attesa della nuova puntata di Report, circolano in rete già i primi commenti. I telespettatori hanno, infatti, già aperto il dibattito sulla pericolosità della plastica e sui danni che potrebbe causare al nostro organismo.
Dalla rivoluzione degli imballaggi ed utensili fino al problema delle sostanze nocive. La plastica è uno dei prodotti più presenti nelle nostre case ed assume diverse “identità”. Dalla tenda per la doccia alla ciotola per l’insalata, dalla confezione per i detersivi fino alle bottiglie d’acqua e molto altro ancora. Il processo che sta a monte della lavorazione della plastica è piuttosto complesso e consiste anche nell’uso di inchiostri e solventi. Servono, infatti, sia per dare i diversi colori al materiale sia per creare le sagome di quelle che saranno le destinazioni finali. Alcune norme europee regolamentano la quantità di sostanze nocive da usare nei diversi prodotti, ma considerando l’alto numero di materiali plastici con cui veniamo in contatto ogni giorno, il limite viene di gran lunga superato. Ce ne parlerà Claudia di Pasquale nella nuova puntata di Report di oggi, lunedì 24 ottobre 2016, grazie al suo approfondimento “L’età della plastica”. Queste sostanze, come il bisfenolo A e gli ftalati, sono altamente nocive per il nostro organismo, soprattutto perché vanno ad influire sul sistema endrocrino. La ricerca americana condotta dalla rivista Lancet Diabetes & Endorinology, denuncia infatti che le sostanze chimiche nella plastica contribuirebbero a far ammalare la popolazione, gravando fortemente sul bilancio degli Stati Uniti, pari a 340 miliardi di dollari l’anno. Gli interferenti pesenti nella plastica agiscono sia come antagonisti che come agonisti dei ricettori ormonali, alterandone la fisiologia e provocando patologie degenerative o croniche. Le norme europee stabiliscono anche la quantità nociva che può essere assunta da un adulto di 60 kg, ma cosa succede se invece è un bambino ad entrare in contatto con tali sostanze?