Arriva nei cinema di tutta Italia oggi, giovedì 23 giugno “Jem and the Holograms“, film del 2015 diretto e coprodotto da Jon M. Chu, già al lavoro precedentemente dietro la macchina da presa per altre opere dedicate ad un target giovanile come “Step Up 3D” e “G.I. Joe – La vendetta“. Si tratta di un adattamento di un noto cartone animato, ispirato da una serie di bambole della Hasbro, che ebbe un certo successo negli anni ’80 anche nel nostro Paese. Nel cast, nel ruolo della protagonista, troviamo Aubrey Shea Peeples, attrice e cantante statunitense conosciuta dal grande pubblico soprattutto per il ruolo di Layla Grant, nella fortunata serie televisiva Nashville. Accanto a lei come sorelle e musiciste nella band, ci sono Stefanie Scott e Hayley Kiyoko, mentre nomi più prestigiosi appaiono nei personaggi secondari. A vestire i panni della produttrice Erica Raymond è infatti Juliette Lewis, già candidata all’Oscar e ai Golden Globe per “Cape Fear – Il promontorio della paura” di Martin Scorsese e vincitrice del Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia per il film di culto “Assassini Nati – Natural Born Killers“. La stessa Lewis è una cantante rock e memorabile fu la sua performance di Hardly Wait di P.J. Harvey nel film “Strange Days“. Interprete della zia Bailey è invece Molly Ringwald, nota principalmente per la sua partecipazione alla mitica serie TV degli anni ’70 “L’albero delle mele” e a pellicole del regista john Hughes diventate negli anni di culto come “Sixteen Candles” e “Breakfast Club“.
Il lungometraggio racconta la storia della giovane Jerrica, semplice ragazza di provincia che vive con la zia e le sorelle Kimber, Aja e Shana. Un giorno Kimber pubblica su Internet una canzone registrata da Jerrica che inaspettatamente ottiene un clamoroso successo e porta le ragazze a formare una band, messa sotto contratto dalla casa discografica Starlight. La produttrice Erica Raymond decide, per aumentare l’hype, di tenere nascosta la vera identità della musicista, che così in pubblico appare come Jem e si avvia a diventare superstar globale nel mondo delle sette note. Rispetto al soggetto originale, manca completamente la componente di fantascienza (Jerrica/Jem infatti nella serie animata si avvaleva di un super computer che le dava la possibilità di trasformarsi e programmare le mosse della band) e la famosa rivalità con le Misfits (che compaiono solo nel finale), mentre si punta maggiormente sui pericoli del glamour e dello star system nel processo di maturazione di una teen idol, condito prevedibilmente anche da una love story. Purtroppo però la sceneggiatura non è brillante e abbonda di retorica scontata, tanto è vero che il film non è stato accolto favorevolmente né dal pubblico americano né dalla critica specializzata, se si eccettua l’osservazione del Los Angeles Times, che ha parlato comunque di una stilosa fantasia musical adatta ai gusti della YouTube generation.