Da Fabio Fazio a Luciana Littizzetto, da Beppe Grillo a Piero Chiambretti… e la Rai: ne ha un po’ per tutti Bruno Voglino, talent scout dei divi della televisione italiana. Ha lavorato per quarant’anni nel mondo televisivo stando dietro le quinte: ha inventato e realizzato programmi che hanno fatto la storia della Rai. In occasione del Festival della televisione ha parlato dei talenti che ha scoperto e di come si è evoluta la televisione. Ha scoperto, ad esempio, Fabio Fazio quando aveva 17 anni: «Faceva le imitazioni, ma con uno stile personale, cercando di catturare l’essenza della persona imitata. Mi piacque, lo ingaggiai, però nessun programma lo voleva perché, dicevano, era bruttino…». Raffaella Carrà lo prese e da lì arrivò il successo. Guai a dirgli che è un buonista: «È un finto buono, ha il suo bel caratterino… e non va certo d’accordo con tutti, seleziona moltissimo. Sul suo lavoro è intransigente e gli attacchi che gli fanno sono esagerati». Bruno Voglino, come riportato da Il Giornale, ha raccontato di aver faticato anche per far esordire Luciana Littizzetto, perché non piaceva a Serena Dandini. «Ormai il suo personaggio accanto a Fazio si è logorato, non ti aspetti niente di nuovo, la gente si è stancata di vederli».
Ha parlato anche di Beppe Grillo, di cui gli parlò Pippo Baudo. «Devo chiedere perdono per quello che è diventato. Spero di non finire all’inferno…», ha scherzato prima di punzecchiarlo per avergli “rubato” un’idea. «Proposi a Grillo di registrare delle picconature da mettere in copertina allo show del sabato sera. Si doveva mettere seduto a una scrivania con la bandiera italiana alle spalle e alla telecamera posizionata davanti poteva sacramentare come gli pareva… All’epoca non accettò, ma poi, come ben si sa, usò quell’idea». Piero Chiambretti, invece, viene definito un folle da Bruno Voglino, perché al provino si presentò in boxer. Ma ha parlato anche della situazione in casa Rai e delle ingerenze politiche denunciate anche da Fabio Fazio: «Anche una volta la politica cercava di metterci il becco, ma noi avevamo forza e legittimità per respingere gli assalti. Oggi? Sono molto perplesso e molto preoccupato…».