-Ieri, lunedì 9 novembre 2015, Paolo Del Debbio si è ripresentato su Rete Quattro per condurre una nuova puntata di Quinta Colonna. Il programma di approfondimento politico e sociale si è aperto subito con un focus sul tema della sicurezza. La discussione è partita dalla notizia delle due donne che sono state massacrate per 300 euro da una banda di rumeni. Le due signore, mamma e figlia, si trovavano nella loro villetta e a un certo punto hanno visto arrivare una macchina piuttosto grande da cui sono scesi due ragazzi rumeni. I due malviventi erano intenzionati a rubare e forse non si aspettavano neanche di trovare le due donne all’interno della casa. Sta di fatto che le hanno letterlamente massacrate, ma la più giovane delle due è riuscita a chiamare i carabinieri. Quando questi sono finalmente arrivati in loro soccorso hanno trovato le signore nel sangue. Tutto questo massacro si è concluso con l’arresto dei due malviventi, i quali hanno alla fine confessato.
Si è poi parlato anche delle pensioni e del precariato. Precari, esodati e pensionati sembrano essere infatti i dimenticati d’Italia. “Non si può chiedere soldi a chi non li ha”, ha detto Del Debbio, “bisogna capire la situazione del contribuente”. Nausicaa della Valle ha realizzato un servizio in cui diversi cittadini sono intervenuti per lamentarsi delle lettere della Regione Lazio, per le solite “cartelle pazze”. Ci sono persone che dovrebbero pagare centinaia di euro. Una signora dice che la sua pensione è di 320 euro e non può pagare. Mario Giordano ha voluto subito commentare e ritiene impossibile che dopo ben 5 anni si vadano ancora a richiedere i soldi ai cittadini perché “si tratta di metodi estorsivi”. Daniela Santanché ha sottolineato che oltre all’estorsione, qui la Regione Lazio sta facendo una sorta di “colletta tra i cittadini senza neanche badare alla professione delle persone a cui sta mandando a chiedere i soldi indietro”. “Questa non è una legge di stabilità, ma una colletta che Renzi sta facendo pagare a tutti noi. Questo governo non ha ancora messo a posto esodati e imprese”, ha continuato la Santanché, “e il Presidente del Consiglio lo aveva promesso”. La Santanché ha poi attaccato anche Andrea Romano in merito al tema dei soldi messi a disposizione dei malati, criticando fortemente la spending review che non si deve fare sui malati ma sui dirigenti. Anche Giordano è intervenuto per sottolineare che sono stai introdotti ben 208 esami che prima gli italiani non pagavano e adesso pagano. Andrea Romano però ha detto che i medici prescrivevano troppi esami, spesso anche non necessari e su questo era indispensabile intervenire.
Quegli esami inutili, infatti, li paghiamo tutti noi. Giordano allora lo ha accusato di raccontare delle “balle” perché quegli esami i medici dicevano che non erano inutili. Del Debbio ha voluto poi ascoltare una storia che riguarda una delle persone raggiunte dalla cartella pazza, una signora di Guidonia che non ha casa ed è disabile con due bambine. La donna non lavora e non può permettersi di pagare un mutuo. Deborah è mamma di Asia di 7 anni anni e Daniela di 4. Da due anni è ospite della sorella Valentina che fa la barista e guadagna circa 500 euro al mese ma non riesce a pagare le spese e non ha più una vita sua. L’appartamento è piccolo, così Deborah dorme in cucina con i suoi figli. Adesso la Regione Lazio le ha mandato a chiedere quasi 700 euro. Allora è andata a domandare se fosse possibile rateizzare, perché prende solo 290 euro di pensione di invalidità. Lì però le hanno risposto di aspettare che la cartella arrivi ad Equitalia, così si potrà rateizzare. Lei allora si è fatta prestare dei soldi da un’amica di sua madre, soldi che dovrà restituire a rate. La signora questa sera era ospite in studio insieme a sua sorella Valentina e ha potuto raccontare quanto sia dura questa sua condizione. L’ospedale Forlanini di Roma intanto è diventato un ricovero di sbandati. Si tratta di un caso di sanità scandalosa dal momento che all’interno dello stabile si è venuto a creare persino un giro di prostitute. Di giorno all’interno dell’edificio c’è ancora una scuola per infermieri professionali che coesiste con un ricovero di fortuna utilizzato da persone che si lavano anche all’interno della struttura.
A seguire si è parlato anche del tema della casa. Tre milioni di famiglie non riescono a pagare. Grave problema sono i racket nella destinazione degli ambienti e le occupazioni abusive. Poletti, in diretta da Asti (To) ha mostrato nel suo servizio come nell’edificio occupato i poveri abbiano riutilizzato quelle che erano cucine di una caserma per creare una vera e propria mensa sociale per i senza fissa dimora e per la gente che ha bisogno. La Santanché ha voluto intervenire per dire a queste persone che non solo stanno facendo qualcosa di illegale perché hanno occupato case di altri, ma per di più prendono anche dei soldi dal Comune per il tipo di attività che vi svolgono. Daniela Santanché sottolinea che bisogna agire nella legalità e questa è la sua linea di pensiero. Il tanto discusso attico del Cardinal Bertone invece sarebbe stato ristrutturato con i soldi destinati alla Fondazione del Bambin Gesù. I diretti interessati smentiscono, ma è vero che spesso nelle opere caritatevoli finisce solo una minima parte di quanto viene donato in beneficenza. Il Papa stesso aveva chiesto di effettuare uno studio in merito alle spese affinché fossero presi provvedimenti per ciò che non andava. In diretta da Pavia, dalla sede della Cgil, l’inviata ha poi intervistato chi si trova tutti i giorni ad avere a che fare con problemi importanti della gente, dalla mancanza di lavoro a quella della casa; nonostante nella legge di stabilità confluiscano i tagli a tutti i patronati nessuno ha alzato la voce.
Replica Quinta Colonna, puntata 9 novembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Quinta Colonna andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Mediaset.it, cliccando qui.