L’attesissimo film XXX: il ritorno di Xander Cage è finalmente nelle sale e porta sicuramente a termine lo scopo che si è prefissato: consacrare Vin Diesel come nuova icona mondiale dell’eroe figo e buono, parafrasando una frase di Samuel L. Jackson, mentore nel film di Vin. Tutto all’interno di questa pellicola gira attorno a Vin Diesel, che proprio recentemente ha raggiunto la cifra astronomica di cento milioni di like sulla propria pagina Facebook. Quest’ultimo non è un dettaglio da poco perché rivela che Vin Diesel è molto di più di una montagna di muscoli e tatuaggi; conferma invece che è ormai un’icona moderna con cui tutti vogliono collaborare; un co-protagonista del film esplicita proprio questo pensiero quando dice: “Dove devo firmare per poter essere nella squadra di Cage?”.
Fatta questa doverosa premessa si capisce come mai tanti elementi normalmente essenziali nei film vengono poi trascurati. La trama è confusa e a volte sembra presentare delle vere e proprie illogicità interne, i (troppi) co-protagonisti sono appena accennati nel carattere e finiscono per fare le comparse come in certi reality moderni: dicono due battute, fanno un paio di capriole e spariscono nel nulla. Tra tutti si salva solo Donnie Yen, star mondiale delle arti marziali e noto volto della serie “Ip man”, il maestro e fondatore delle arti marziali proseguite dal noto Bruce Lee.
Yen interpreta il cattivo di turno e rappresenta una casa produttrice cinese che ha co-finanziato il film con un budget stellare. Grazie alla sua fama mondiale si ritaglia un ruolo proprio, ma anche lui finirà per subire il fascino di Xander Cage ed entrare nella squadra degli XXX, nuovi anti-eroi controllori dei potenti di turno.
La storia raccontata in questo terzo episodio della serie XXX vede il riunirsi di tutta la squadra selezionata dal defunto fondatore Samuel L. Jackson per fare fronte comune contro un nemico che vuole distruggere il mondo. Trama poco originale, anche se prende spunto da temi moderni come il controllo di satelliti e armi di distruzioni di massa per finire di scoprire che il nemico spesso è molto più vicino a noi di quel che si possa pensare.
Il film in ogni caso regala emozioni ed esperienze adrenaliniche, tra cui diversi colpi di scena, surreali ma divertenti, e un nuovo modo di fare film di azione. Infatti, con questo film si mostra un vero e proprio passaggio dal buono che deve conoscere alla perfezione pistole, fucile e tutto il set del grande soldato (si pensi a Stallone in Rambo o a Schwarzenegger in Commando) a un nuovo modello, che lo stesso Cage definisce “ribelle”, che non segue regole o codici precisi, perché viene dalla strada e salva il mondo senza sparare a tutti, ma in sella a una moto mentre cavalca le onde.
La pellicola si conclude con un cross a un nuovo episodio, che si intuisce sempre più kitsch e, purtroppo, con una minor attenzione alla trama e a tutto quanto rende un film meritevole di essere visto, per fare solo affidamento alla star Xander Cage. Questo sarà il nuovo modello dei film di azione, finisce l’era degli eroi e inizia quella dei ribelli: ecco a voi Vin Diesel! Volete entrare nella sua squadra?