La squadra indaga sull’omicidio di un testimone chiave per un processo di stupro di alto profilo. Dopo aver inseguito un guidatore, Burgess e Sorensen scoprono che indossa una gonna, delle calze a rete ed una cintura di castità. In seguito, il poliziotto invia i video al suo account di Facebook. Nel frattempo, Antonio riceve un’offerta di lavoro da Peter Stone, che lo vuole come investigatore capo per l’uffcio della Procura. Stone racconta infatti a Voight che un testimone di un processo contro uno stupratore seriale è stato ucciso. Vorrebbe che l’Intelligence dimostrasse con prove certe che è stato l’imputato ad ordinarne l’omicidio. Anche se non ha effettuato il delitto con le sue mani, possiede molti soldi e potrebbe aver pagato un secondo uomo. Per prima cosa, i sospetti della squadra si dirigono verso un amico del testimone, un tossicodipendente, ma quest’ultimo afferma di essere innocente e che qualcuno lo ha usato per arrivare alla vittima. In seguito, l’Intelligence scopre che un investigatore privato, un poliziotto licenziato per via della sua forza eccessiva, è stato assunto di recente dalla famiglia del detenuto, perché scoprisse l’identità del testimone. L’ex agente rivela tuttavia di aver rifiutato la richiesta, ma uno dei fratelli potrebbe essersi spinto oltre.
Nella prima serata di oggi, venerdì 17 marzo 2017, Premium Crime trasmetterà un nuovo episodio di Chicago PD 4, in prima Tv assoluta. Sarà il settimo, dal titolo “300.000 likes“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Burgess (Marina Squerciati) e Mike Sorensen (Kevin Kane) rispondono ad una chiamata, ma una volta nell’appartamento, trovano un’adolescente priva di vita sul pavimento. Il proprietario di casa, Jake McCoy (Billy Burke), conosce molto bene Alvin (Elias Koteas), che non ritiene possa essere un assassino. McCoy tuttavia risulta avere un precedente per aver venduto alcolici a delle ragazzine durante una sua festa. Poco dopo, McCoy si mette in contatto con Alvin perché vuole il suo aiuto, ma durante l’incontro estrae la pistola per uccidersi e l’Intelligence è costretta ad intervenire. Jay (Jesse Lee Soffer) contesta poi la presenza di Alvin nell’interrogatorio, ma Voight (Jason Beghe) decide di accettare proprio perché conosce il sospettato. Più tardi, la squadra risale ad Alicia, che afferma di aver ricevuto delle attenzioni particolari da parte del suo pappone. Una storia che coincide con quella di McCoy, che afferma di aver voluto aiutare le ragazzine ad uscire da quel brutto giro. Dopo aver convinto Alicia a collaborare, Erin (Sophia Bush) ed il resto dell’Intelligence cattura il criminale in questione, ma la Crowley (Barbara Eve Harris) mette in dubbio la presenza di Alvin nel caso e pretende che se ne mantenga lontano. Gli impone di stare fuori dalle indagini, ma Alvin inizia a nutrire dei sospetti su Frreddy Mays (Matt McTighe). Lo rinchiude infatti nella stanza degli interrogatori, minacciandolo di colpirlo con una mazza da baseball, fino a farlo confessare. La Crowley accetta che l’agente si occupi di parlare con Freddy, ma al suo ritorno pretende di avere il distintivo di Alvin e gli annuncia una sospensione di dieci giorni. A quel punto, Alvin si presenta da McCoy e gli chiede di confessare, scoprendo che l’ha aggredita dopo averla sorpresa a rubargli tutto. Confessa quindi di aver perso il controllo, di essersi sentito tradito dopo aver fatto di tutto per aiutarla. Nel frattempo, Erin riceve un misterioso mazzo di fiori e sulle prime crede che sia stato Jay ad inviarglieli. Scopre tuttavia che sono stati inviati da un carcere di massima sicurezza, in cui, ricorda, la madre le ha detto in passato si trovasse il padre. Burgess invece si presenta nella cella di Alicia, pronta ad aiutarla a rimettersi in sesto dopo questa brutta esperienza.