Il caso di Roberta Ragusa sarà centrale nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, in onda stasera con la nuova puntata. Attenzione concentrata soprattutto sul futuro di Antonio Logli, marito della donna e rinviato a giudizio per l’omicidio e la distruzione di cadavere. Entro la fine dell’anno, dunque, salvo colpi di scena clamorosi, conosceremo le sorti dell’uomo: colpevole o innocente? La sua difesa, in apertura dell’udienza preliminare ed in assenza dello stesso imputato, ha optato per il rito abbreviato, motivandolo con le seguenti parole, come riporta il sito cronaca-nera.it: “Non si tratta di un’ammissione di colpa ma è stata una scelta ponderata perché riteniamo che nel fascicolo processuale ci siano elementi che possono farci ottenere una sentenza favorevole”. Le nuove date del processo lampo sono le seguenti: il prossimo 2 dicembre e poi il 21 dicembre, con la possibile sentenza di condanna o assoluzione. Durante le due tappe ravvicinate potrebbe esserci anche il testimone chiave dell’intero giallo, Loris Gozi, come evidenziato oggi nel corso della trasmissione Pomeriggio 5.
“44 anni, sposata, due figli, vive a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa”. Così cita la scheda di Roberta Ragusa sul sito ufficiale di Chi l’ha visto, la prima in seguito alla sua scomparsa, avvenuta cinque anni fa. In quell’occasione, il marito Antonio Logli riferisce agli inquirenti che la donna si è trattenuta fino alla mezzanotte di quel 13 gennaio per fare la lista della spesa. Logli si è accorto che Roberta Ragusa era scomparsa solo al mattino successivo, notando che in casa mancavano solo le ciabatte ed il pigiama rosa. Il particolare della lista della spesa è uno degli elementi poco chiari della vicenda, dato che non è mai stato trovato. Inizialmente tuttavia, gli investigatori valutano anche la possibilità che la donna si sia voluta allontanare volontariamente, nonostante non vi fosse alcuna ombra nella sua vita e quindi un apparente motivazione che la spingesse a lasciare per sempre i due figli. Siamo ancora ai primi di febbraio e la situazione cambia in fretta. A fine mese, come riporta il sito ufficiale di Chi l’ha visto, la magistratura apre un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. E’ proprio in questo istante che emergono le prime testimonianze, quelle delle amiche della palestra a cui Roberta Ragusa aveva confidato spesso che il suo matrimonio era in crisi. Gli inquirenti continuano quindi a setacciare la villa di Antonio Logli, notte e giorno, grazie al supporto di squadre ed unità cinofile. L’indagine a carico dell’uomo viene aperta nel giro di pochissimi giorni, partendo al sequstro dei telefonini, compresi quella di Sara Calzolaio, all’epoca segretaria dell’autoscuola di cui è titolare, baby sitter dei due figli ed infine anche amanti. Inizia un vortice finora senza fine, in cui vengono analizzati al dettaglio tutti gli spostamenti di Antonio Logli, vengono intercettate le conversazioni anche fra il padre Valdemaro e la madre. In una, in particolare, avvenuta in auto, il padre di Logli lascia intendere che Roberta Ragusa sia stata uccisa e che il colpevole sia proprio il figlio, Antonio Logli: “L’ha fatta fuori”.