Emanuele Giletti, fratello di Massimo Giletti, ha tranquillizzato i sostenitori del conduttore di Non è l’Arena, talk show in onda in prima serata su La 7 ogni domenica. In una serie di dichiarazioni riportate dal sito de La Stampa, il fratello del conduttore è entrato nei dettagli per quanto riguarda il malore avvertito ieri sera da Massimo Giletti che si è ritrovato costretto ad interrompere la diretta della puntata del suo programma. Queste sono state le dichiarazioni di Emanuele Giletti: “Massimo, come molti di noi soffre di coliche renali e questa volta l’hanno colpito in trasmissione. Era già mezzo influenzato, prima di andare in onda ha incominciato ad avere male e mi ha telefonato in modo da non far preoccupare la mamma nel caso avesse dovuto abbandonare la diretta”. Parlando della situazione attuale, Emanuele Giletti ha dichiarato che il fratello non è al massimo delle forze, aggiungendo che le coliche renali sono un problema di salute praticamente cronico. (Aggiornamento di Fabio Morasca)
MASSIMO GILETTI: I MESSAGGI DEGLI HATERS
Dopo il malore che l’ha colpito durante l’ultima puntata di Non è l’Arena, Massimo Giletti è tornato a casa e i suoi familiari hanno voluto tranquillizzare tutti sulle sue condizioni di salute. Tuttavia, il piccolo incidente occorso durante la diretta del programma in onda su La 7 a uno dei personaggi televisivi più in voga del momento (la sua guerra a colpi di share dopo l’addio a Mamma Rai è oggetto di dibattito tutte le settimane, NdR), ha scatenato letteralmente i social network, segno che comunque il format del conduttore romano riscuote successo e ha un certo seguito nonostante lo spostamento di rete. A parte il solito, deprecabile black humour che si è manifestato in questi casi (con alcuni post e tweet di dubbio gusto che la maggior parte si è affrettata a stigmatizzare), si nota come proprio il senso di rivalsa di Giletti verso il servizio pubblico sia stato il filo conduttore: tra i cinguettii maggiormente segnalati sulla piattaforma, c’è quello di chi giura a Giletti che nemmeno col suo malore lo spingerà a guardare Fabio Fazio, mentre c’è chi ha scherzato sottolineando che si è trattato di una trovata spettacolare degna del suo personaggio. Inoltre, c’è anche chi ha ironizzato sul fatto che sentirsi male in diretta non è il massimo, ma farlo alla presenza di Giorgio La Russa, Klaus Davi e una sindacalista che fa i conti con la reversibilità della tua pensione non è certo il massimo… (agg. di R. G. Flore)
LE DIMISSIONI DALL’OSPEDALE IN MATTINATA
Massimo Giletti ha bisogno di riposo: le indicazioni dei medici sarebbero chiare, stando alle ultime indiscrezioni sulle condizioni di salute del conduttore. Ieri un malore lo ha colto di sorpresa durante la puntata di “Non è L’Arena”, ma per fortuna non si è trattato di nulla di grave. La diretta ieri era cominciata con il giornalista già febbricitante, l’influenza gli ha però impedito di portare a termine la puntata (come vi abbiamo raccontato qui). Dopo l’intervista al ministro Marianna Madia non è riuscito a proseguire il programma, quindi rivolgendosi al direttore del programma e alla regia ha chiesto di mandare in onda un servizio precedentemente registrato. «Non ce la faccio a continuare». La puntata è stata annullata, quindi è stato dato appuntamento alla prossima settimana ai telespettatori, mentre Giletti veniva condotto all’ospedale Umberto I di Roma. Dimesso in mattinata, è tornato a casa, dove gli è stato consigliato di restare per riprendersi al meglio.
MASSIMO GILETTI, COME STA DOPO IL MALORE IN DIRETTA?
Come sta Massimo Giletti? Dopo la grande paura di ieri in diretta tv, il conduttore di “Non è L’Arena” è tornato a casa. Naturalmente non è guarito dall’influenza: la febbre, che è stata la causa del suo malore, persiste. In ospedale è stato sottoposto alle terapie del caso ed è stato tenuto per precauzione sotto osservazione, ma a casa dovrà osservare un periodo di riposo. Resta da capire se riuscirà a riprendersi in tempo per condurre la prossima puntata del programma. Non sono mancate le polemiche: a far discutere la notizia dell’immediato ricovero e il fatto che sia stato deciso in accordo con il medico curante. «E poi c’è chi dice che nei nostri ospedali se non sei da estrema unzione rischi di passare la notte su una sedia, e col cavolo che di domenica riesci a contattare il tuo medico curante, e col bis-cavolo che, se ci riesci, si precipita da te, e col tris-cavolo che “in accordo con lui” ti ricoverano per una notte. Siete sempre a parlare male della sanità, voi», scrive con pungente ironia lo scrittore Carlo Barbieri.