Alberto Angela torna protagonista su Rai 1 con quattro prime serate dedicate a “Meraviglie – La penisola dei tesori”. I programmi di Angela da “Ulisse” a il format “Stanotte a…” hanno sempre un grande successo, ma il conduttore resta una persona riservata: “Non mi piace parlare di me… Diciamo che il linguaggio è importante, a metà tra l’emotività e la spiegazione razionale, bisogna trovare delle formule che riescano a rimanere nella mente delle persone. Credo che il pubblico ci segua per come diciamo le cose: è un insieme di esperienze, capacità e istinti”, ha detto al Corriere della sera cercando di spiegare il suo successo. Al quotidiano ha poi rivelato lo scopo della sua “missione”: “Il mio carburante televisivo è sempre stato il background scientifico e la voglia di fare da ponte tra il mondo della ricerca e la gente comune. Si dice che la scienza non è finita finché non è divulgata. È così: se non la si divulga che senso ha?”.
LA CULTURA DEVE SORPRENDERE
Ieri pomeriggio Alberto Angela è stato ospite a La Vita in Diretta su Rai 1. Lo studioso e conduttore ha raccontato del successo avuto dal formato “Stanotte a” all’estero, in Germania e Francia: “Cominciano a vedere che l’Italia riesce a fare programmi sorprendenti”, ha detto Angela. Il figlio di Piero Angela ha spiegato il “segreto” dei suoi programmi: “È importante che ci sia qualità. Credo che la cultura si possa fare non in modo pedante, ma in modo sorprendente ed emotivo. Ma rimanendo nell’ambito di qualità e correttezza culturale e scientifica”. Infine, supportato dal presenza di Massimo Bernardini, Angela ha spiegato che ha voluto fare questo programma per “risvegliare” gli italiani ad apprezzare il loro patrimonio (ben 53 siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco) e a non lasciarsi “ingabbiare” nei cliché con cui spesso vengono rappresentati all’estero: “Noi italiani siamo speciali”, ha concluso.
IN VIAGGIO PER L’ITALIA
Prende il via questa sera, giovedì 4 gennaio, alle 21.20 su Rai 1 “Meraviglie – La penisola dei tesori”, il nuovo programma condotto da Alberto Angela dedicato alle bellezze dell’Italia. “Ho viaggiato molto, per lavoro e per passione, attraversando con ogni mezzo a disposizione, di volta in volta, gran parte del globo terrestre. Lo sottoscrivo senza problemi, nessun luogo può essere paragonato alla ricchezza culturale, alla magnificenza artistica e alla generosità dell’Italia e degli italiani che, possiamo dirlo, hanno un peccato inverso: quello di non vantarsi mai abbastanza del loro patrimonio”, ha detto il figlio di Piero Angela al Messaggero presentando il suo nuovo programma in quattro puntate (in onda poi il 10, il 17 e il 24 gennaio) che racconteranno dodici siti Unesco italiani, tre per puntata: uno al nord, uno al centro e uno al sud. Per “Meraviglie – La penisola dei tesori” la troupe della Rai che ha lavorato con Angela ha percorso più di 15 mila km, attraversando in lungo e in largo lo Stivale.
IL PROGRAMMA È UN OMAGGIO ALI ITALIANI
“Il nostro non solo è il patrimonio più ricco, ma è anche distribuito in ogni regione e abbraccia tutti i periodi storici. Il merito di tanta bellezza è tutto nostro, dei nostri padri. Quindi questo programma è anche un omaggio a noi italiani, a quanto abbiamo saputo fare nei secoli e a quanto, continuiamo a fare”, ha spiegato Alberto Angela che nella puntata di questa sera visiterà il “Cenacolo” di Leonardo a Milano, Siena e la “Valle dei templi” di Agrigento. L’Italia è la nazione che ha il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità (53 contro i 52 della Cina): “All’estero ci sono bellissimi siti che però rimandano al periodo d’oro del paese, in genere unico. In Italia invece abbiamo capolavori in tutte le epoche: ogni periodo che ci ha preceduto ha lasciato delle meraviglie, è una genialità che fa parte del dna del nostro Paese e degli italiani”, ha continuato il conduttore. Il viaggio di Alberto Angela alla ricerca delle “Meraviglie” italiane coinvolgerà anche luoghi che non sono inseriti nel patrimonio Unesco ma lo meriterebbero.
GLI OSPITI DI ALBERTO ANGELA
In ogni tappa del suo viaggio Alberto Angela incontrerà personaggi dello spettacolo e della cultura legati a quel luogo: “Un viaggio che ci rende orgogliosi di quello che siamo e quello che abbiamo. Una grande produzione arricchita da ospiti d’eccezione, come Riccardo Muti, Andrea Bocelli, Andrea Camilleri, Toni Servillo, Uto Ughi, Paolo Conte, Gianna Nannini, Monica Bellucci”, ha spiegato Angela al Messaggero. I protagonisti della prima puntata saranno l’attore Philippe Leroy, indimenticato interprete del Leonardo televisivo, Gianna Nannini e Andrea Camilleri. Con lo scrittore siciliano, Alberto Angela ripercorrerà la storia di una civiltà antica di 2500 anni: “Con i suoi ricordi da adolescente ci mostrerà di quanta storia, anche recente, è stata testimone questa valle. Da ragazzino, in bicicletta, corse a vedere se la valle era stata distrutta dai bombardamenti, trovò un militare che cercava l’angolazione perfetta scuotendo la testa… dopo un po’ si misero a parlare, quindi gli scrisse il suo nome su un foglietto… era Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra del mondo”, ha anticipato Alberto Angela.