Fausto Brizzi è sollevato per la richiesta di archiviazione del suo caso, perché “il fatto non sussiste”. «Ma adesso chi mi restituisce un anno di vita? È stato un massacro per me e la mia famiglia. Un giorno dovrò spiegare a mia figlia Penelope tutto questo», lo sfogo del regista riportato da diversi quotidiani, tra cui Libero. A difenderlo oggi anche Massimo Ferrero, noto produttore cinematografico oltre che presidente della Sampdoria. «In Italia c’è una legge meravigliosa, ma appena accade qualcosa noi sbattiamo le persone in prima pagina. Noi popolo del fango…», ha dichiarato in collegamento a La Vita in Diretta Estate. A parlare delle conseguenze di un caso che potrebbe essere “smontato” è anche Ferrero: «Per me Brizzi è un ragazzo perbene che ha perso una società e rischiava di perdere la sua famiglia. Ora le carte dicono che è innocente». Ferrero invita però le donne che ritengono di essere vittime di violenze a denunciare subito: «Se uno commette un reato va denunciato, perché abbiamo una legge efficace. Se uno sbaglia deve pagare. Quindici donne sono bugiarde? Io dico che per me il tribunale è sovrano». (agg. di Silvana Palazzo)
CLAUDIA ZANELLA, “LA FELICITÀ È…”
Il caso del giorno è sicuramente legato a Fausto Brizzi che, dopo una serie di accuse di violenza e molestie, è stato finalmente “liberato” dalle ombre che lo hanno perseguitato in questo ultimo anno. In molti hanno preso le difese del regista e la stessa moglie, dopo le prime turbolenze iniziali, è rimasta al suo fianco fedelmente in questo periodo sicura che il marito fosse estraneo ai fatti. La stessa cosa pensa la Procura di Roma che ha chiesto l’archiviazione del caso in quanto “il fatto non sussiste” dichiarando quindi infondate le accuse che gli sono state mosse da attrici e starlette. E la moglie? Ancora una volta rimane in silenzio ma sembra voler usare i social per lanciare un messaggio ben preciso senza riferirsi a niente di particolare: “La vera felicità è la ricerca della felicità”. Queste affermazioni hanno a che fare proprio con quanto accaduto al marito in queste ore? Clicca qui per vedere la foto. (Hedda Hopper)
LE DICHIARAZIONI DI CLARISSA MARCHESE
Sulla scia del caso Weinstein, il regista Fausto Brizzi qualche mese fa era stato accusato di molestie da parte di tre donne. Tra di esse anche Clarissa Marchese che aveva raccontato a Cartabianca un fatto risalente al 2015: “Nel 2015 ero Miss Italia, mi è stato detto di un provino per Fausto Brizzi e ricordo di essere andata nella sua casa studio. Lui si era offerto di darmi delle lezioni di recitazione alla fine mi ha detto di spogliarmi”. Successivamente, l’ex tronista di Uomini e donne aveva corretto il tiro facendo marcia indietro: “Non era violenza, Brizzi non mi ha fatto nulla, però mi sono sentita infastidita”. Insieme a lei altre starlette del mondo dello spettacolo avevano accusato Brizzi, difeso sempre a spada tratta dalla moglie Claudia Zanella. Ma ieri la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del caso perché “il fatto non sussiste” a conferma di come queste dichiarazioni fossero del tutto infondate. Ecco perché si attendono le scuse pubbliche da parte delle accusatrici… [agg. di Dorigo Annalisa]
L’ARCHIVIAZIONE
I pm in merito alla vicenda delle presunte molestie riguardante Fausto Brizzi, hanno chiesto l’archiviazione del caso, visto che “il fatto non sussiste”. La Procura di Roma, come riporta il sito di Repubblica, ha infatti chiesto l’archiviazione per Brizzi, indagato a seguito delle denunce presentate da tre donne. “Gli inquirenti – si legge nel comunicato dei pm – coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge. Secondo le tre giovani, Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un provino e le avrebbe poi obbligate a subire atti sessuali. In base a quanto accertato dai magistrati nella vicenda non sono stati riscontrati profili di natura penale”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
LE PAROLE DI NERI PARENTI
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione perché “il fatto non sussiste” rispetto alle accuse di violenza sessuale addebitate al regista Fausto Brizzi. Una decisione che ha reso felice tante persone dell’ambiente del cinema, tanti colleghi che non hanno mai creduto alle denunce nei confronti del regista. Tra questi, intervistato dall’Ansa, anche Neri Parenti, tra i primi a schierarsi accanto a Brizzi quando la gogna mediatica era partita:”Non avevo dubbi, con Fausto ci conosciamo da vent’anni. Questa richiesta di archiviazione è un tassello fondamentale all’intera vicenda. Ora non conosco le motivazioni che hanno portato la procura a questa decisione, ma l’espressione il ‘fatto non sussiste’ la dice lunga”. Neri Parenti ha aggiunto: “Non dimentichiamo la gogna mediatica a cui è stato sottoposto Fausto non solo alle Iene, ma su tutti i media e quello che hanno dovuto affrontare la moglie e la bambina che è piccolina, con i fotografi appostati tutti i giorni sotto casa. Dopo lo scoppio del caso, la Warner ha fatto uscire in sala il film di Natale di Brizzi senza avvalersi però della sua promozione. Non ha lavorato per quasi due anni. Sono ovviamente felice per lui, gli telefonerò al più presto”. (agg. di Dario D’Angelo)
ANCHE EX MISS ITALIA TRA LE ACCUSATRICI
Anche la moglie era scesa in campo a sua difesa, con una lettera resa pubblica: il regista di film di cassetta come Notte prima degli esami e Ex, Fausto Brizzi, era stato accusato da tre donne di molestie sessuali. Oggi la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione perché “il fatto non sussiste”. I presunti episodi di molestie, secondo l’accusa, erano avvenuti nel 2014, 2015 e 2017: tre ragazze lo hanno accusato di averle invitate per un provino cinematografico e quindi obbligate a subire atti sessuali, ma i fatti non sono stati provati e per i giudici non esiste natura penale. Tra le donne che lo accusavano anche l’ex Miss Italia Clarissa Marchese che raccontò i fatti al programma televisivo Le Iene. A Natale, la Warner, casa di distribuzione del suo ultimo film, lo aveva fatto uscire nelle sale senza che lui potesse promuoverlo, perché indagato. Forse il regista dovrebbe chiedere adesso alla casa cinematografica un indennizzo per danni così come alle donne che lo hanno accusato (Agg. Paolo Vites)
IL SONDAGGIO DI LIBERO
La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per le accuse di abusi sessuali nei confronti del regista Fausto Brizzi: secondo il pubblico ministero il fatto non sussiste. Questa la svolta giunta nelle ultime ore sulla delicata vicenda che ha coinvolto il noto autore, incolpato di abusi dopo lo scandalo scoppiato in seguito ad alcuni servizi del programma Le Iene. E c’è proprio il programma di Italia Uno nel mirino di Libero: il quotidiano ha pubblicato un sondaggio sul suo sito in cui chiede se deve porre le sue scuse al regista. E fin qui gli utenti non hanno dubbi: il sì è all’80 per cento, il no al 20 per cento. E giungono le prime reazioni social, quasi tutte in appoggio al regista per il periodo turbolento che sta attraversando: “Dipinto come un mostro, condannato su tutti i giornali. Poi arriva l’archiviazione. Ma nessuno gli potrà restituire ciò che gli è stato tolto. Nessuno”, questo il commento del dem Stefano Esposito. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FAUSTO BRIZZI, CHIESTA ARCHIVIAZIONE PER LE ACCUSE DI ABUSI
Fausto Brizzi, chiesta archiviazione per accuse di violenza sessuale: nuovi aggiornamenti sulla vicenda che riguarda il regista, iscritto al registro degli indagati nello scorso mese di aprile 2018. Il regista italiano, noto per aver diretto “Com’è bello far l’amore”, “Maschi contro femmine” e “Poveri ma ricchi”, è stato accusato e denunciato da tre donne per abusi sessuali, ma secondo la Procura di Roma “il fatto non sussiste”. Questa la decisione del pubblico ministero come sottolineato dai colleghi dell’Huffington Post, con l’artista che era stato incolpato da tre giovani ragazze: secondo loro, Fausto Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un casting, per poi obbligarle a subire dei rapporti sessuali. Tutto è nato da alcuni servizi de Le Iene nel novembre 2017, con decine di attrici che hanno accusato il regista di molestie sessuali: tre di loro lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria, con Brizzi che ha sempre respinto ogni accusa.
IL RITORNO SUL SET DOPO LO SCANDALO
Non sono mancati gli attestati di stime e di vicinanza di colleghi e amici nel corso degli ultimi mesi, convinti dell’innocenza del regista. Tra questi Luca Barbareschi che, dopo l’addio alla Warner, gli ha fatto firmare un contratto di tre anni che prevede la realizzazione di quattro film. E Faustro Brizzi è tornato sul set per dirigere “Modalità aereo”, lungometraggio scritto insieme a Paolo Ruffini, protagonista con Lillo. Quest’ultimo, intervenuto ai microfoni de Il Messaggero, ha commentato: “Sulla storia di Fausto ho sempre detto la mia. Odio le gogne mediatiche, e penso che se ha colpe pagherà. Senza certezze, il pericolo vero è far male ai familiari innocenti: moglie (l’attrice Claudia Zanella, ndr) e figli”. Lillo ha poi aggiunto sulle possibili critiche: “Me lo sono chiesto, lo ammetto, ma per carattere sposo i progetti senza farmi troppe domande. Le reazioni sono imprevedibili. Andrà come andrà, se le cose dovessero finire male avrò la coscienza a posto, perché saprò di aver scelto un progetto che mi piaceva professionalmente, un film in cui credo. Le polemiche ci saranno e le affronterò. Ma so cosa rispondere: io sono sempre stato me stesso”.