Il film “Un povero ricco” non ha convinto la critica: “La storia cammina scontata, affidata in pratica unicamente alle ormai risapute smorfie buffonesche del protagonista, per cui alla fine l’unico sprazzo valido del film è il personaggio di Stanislao, interpretato molto bene e in modo molto convincente sul piano umano. Ma anche questa nota positiva, viene irrimediabilmente soffocata dalla complessiva sciatteria del lavoro”, si legge su Segnalazioni cinematografiche. Francesco Mininni, su Magazine Italiano tv, ha scritto: “Commedia con pretese sociali? No, soltanto commedia. E neanche delle più originali, nonostante qualche azzeccato personaggio di contorno. Ma l’accoppiata Pozzetto/Muti non è in grado di riservare alcuna sorpresa”. Il film “Un povero ricco”, clicca qui per vedere una scena, va in onda su La7a partire dalle 21.10 e lo potremo seguire anche in diretta streaming grazie al portale della rete televisiva cliccando qui.
CURIOSITÀ SUL CAST
Renato Pozzetto ai tempi de Un Povero Ricco proveniva dal cabaret assieme a Cochi Ponzoni, alla televisione in bianco e nero de ‘Il poeta e il contadino’, la grande scuola milanese della comicità ironica e cinica, surreale e raffinata nella quale Renato Pozzetto fondò la prima parte della sua carriera prima di approdare, in solitaria, al cinema commedia. Da lì mille successi tra i quali ricordiamo ‘A mezzanotte va la ronda del piacere’, ‘La patata bollente’, film dalla tematica per quel tempo scottante, l’omosessualità, recitato assieme a Massimo Ranieri, ‘Io tigro, tu tigri, egli tigra’, ‘Fico d’India’, ‘Mia moglie è una strega’ e tutto il cinema al fianco delle regine dell’epoca, da Ornella Muti (protagonista di questo film assieme a Pozzetto), Eleonora Giorgi, Edwige Fenech etc. Alla regia della pellicola Pasquale Festa Campanile, uno degli eroi cineasti della commedia all’italiana: suoi sono infatti film memorabili e amati dai cinefili come ‘Il marito è mio e l’ammazzo quando mi pare’, con Catherine Spaak, ‘Quando le donne avevano la coda’ con Senta Berger e Giuliano Gemma, ‘Come perdere una moglie e trovare un’amante’ con Felice Andreasi e Barbara Bouchet, ‘Uno scandalo perbene’ con Ben Gazzara e Giuliano de Sio, film in questo caso in cui la cronaca vera fu protagonista di un episodio particolare, il canto del cigno del regista, forse una delle più belle pellicole dirette.
NEL CAST RENATO POZZETTO
‘Un povero ricco’ va in onda oggi, 29 giugno 2018, alle ore 21,10 su La7. Si tratta di una spassosissima commedia all’italiana, datata 1983, per ridere ancora una volta grazie alle gag nelle quali è protagonista un Renato Pozzetto in quegli anni al top della carriera cinematografica. Assieme a Pozzetto e alla bellissima Ornella Muti, ne ‘Un povero ricco’ compaiono diversi protagonisti di quegli anni come Piero Mazzarella, macchietta cinematografica della Milano ‘da bere’, Nanni Svampa, leader e fondatore del gruppo cabarettistico ‘I gufi’, Patrizia Fontana, altra attrice famosa nella comicità meneghina. ‘Un povero ricco’ è una commedia divertente, adatta all’ambiente dell’epoca, la Milano ‘da bere’, quella del ‘new gold dream’ italiano, delle fabbrichette e delle pellicce davanti al Duomo, ma anche quella delle prime crisi economiche, del post-austerity, delle paure per la piccola borghesia di perdere tutto ciò che aveva conquistato in anni di lavoro e benessere cosa che, puntualmente, proprio in questi anni è accaduta. Il film, come tutta la cinematografia di Pozzetto, ha riscosso un grande successo al botteghino, lungometraggio divertente cinico e ironico, addolcito dai felini occhi della Muti.
UN POVERO RICCO, LA TRAMA DEL FILM
Milano, città nella quale vive Eugenio Ronconi (Renato Pozzetto), industriale di successo, ricchissimo e senza nessun problema nella vita se non quelli di dirigere la sua azienda, il classico ‘cumenda’ milanese dell’età del boom economico. Ma la sua paura di perdere tutto si fa avanti prepotentemente e, su consiglio del suo psicologo, decide di sparire dalla circolazione simulando un lungo periodo di lavoro con esponenti arabi in terra saudita periodo nel quale si finge povero e disoccupato con il nome di Eugenio Ragona. la sua stessa azienda, la S.O.F.R.A.M, lo assume come fattorino, da lui un appartamento in concessione, una dimora umile ma dignitosa nella quale fa la conoscenza con la bella vicina di casa, Marta, Ornella Muti. Purtroppo il povero Eugenio, ascoltando un discorso di un suo superiore, capisce la volontà dell’azienda di fare affari con una ditta giapponese che lui sa non essere finanziariamente stabile, consiglia quindi di evitare affari con essi, cosa che lo propone ad una promozione con i dirigenti aziendali, quindi il rischio decisivo di tornare ad essere al top finanziario cosa che lui non vuole, deve vivere da ‘povero’ sino alla fine. Così si licenzia ed inizia la sua vita da clochard, incontra e fa amicizia con il re dei senzatetto milanesi, vive la realtà dello shopping delle vie del lusso meneghino ma da barbone, s’innamora giorno dopo giorno della bella Marta non pensando più alla moglie acida borghese senza anima. Cosa sceglierà Eugenio alla fine? Il lusso o l’amore?