Paola Perego sta affrontando un’estate di lavoro. Oltre a condurre il programma di Raiuno “Non disturbare”, in onda su Raiuno in seconda serata, la conduttrice ha debuttato anche in radio. Ogni sabato e domenica, su Radio2, con Laura Campiglio, conduca “Al posto del cuore”, un programma dedicato ai sentimenti e all’amore in tutte le sue forme. Felice e soddisfatta del periodo che sta vivendo professionalmente, Paola Perego si racconta ai microfoni de Il Giornale svelando come è avvenuta la scelta delle vip che sono, ogni settimana, le protagoniste di “Non disturbare”, il programma in cui donne dello spettacolo aprono il proprio cuore alla padrona di casa. “Volevo donne particolari che di solito non parlano molto di sé e che fossero capaci d’incuriosire. Le nostre chiacchierate diventano occasione di confronto perché di volta in volta, usciranno fuori anche cose mie”, spiega la Perego che ha potuto così raccogliere la confessione di Naike Rivelli che, per la prima volta, ha rivelato di non sapere chi sia il padre. In autunno, poi, la Perego tornerà con la nuova edizione di Superbrain.
PAOLA PEREGO: “ECCO COSA SIGNIFICA ESSERE LA MOGLIE DI LUCIO PRESTA”
Superbrain è il programma che ha riportato in onda Paola Perego dopo la chiusura del programma Parliamone sabato per un servizio sulle donne dell’est sui motivi per cui gli uomini dovrebbero preferirle alle italiane. Quel servizio scatenò accese polemiche ed oggi, la Perego spiega di aver anche pensato di lasciare la tv: “Ho detto chiudo con la Rai. Io non ho la malattia del video, l’ho superata con l’analisi. Non si può piacere a tutti e se non piaccio pazienza, non voglio stare dove non mi vogliono. Mi sono quindi decisa a tornare quando Orfeo e Flussi (rispettivamente direttore generale e capo del personale Rai, ndr) mi hanno detto che loro non c’erano ancora e mi hanno convinta che per loro era importante”. Qualcuno pensa che essere la moglie di Lucio Presta l’abbia aiutata, ma la conduttrice assicura che non sia così: “è successo che quando volevano colpire lui, inevitabilmente colpivano me. All’inizio ci soffrivo, ma ora non me ne può fregar di meno, voglio essere valutata per quel che sono e non per chi ho sposato. Vantaggi non ne ho mai avuti se non quello di lavorare con il più grande agente che ci sia. Svantaggi tanti, ma dopo 36 anni di carriera non devo dimostrare niente”, ha concluso.