LA COLONNA SONORA DEL FILM
Il film “La patata bollente” ha come colonna sonora la canzone intitolata “Tango diverso”, scritta da Totò Savio e utilizzata poi nel 2008 come musica ufficiale del gay pride italiano. “La patata bollente” non è l’unico film in cui Renato Pozzetto si è trovato a recitare accanto ad Edwige Fenech. Tra gli altri, li troviamo insieme nei film “Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande” e “Zucchero, miele e peperoncino”.
ALLA REGIA STENO
Il film “La patata bollente” è in programmazione su La7 per le ore 22.50 di questa sera, venerdì 29 giugno. Il film, diretto da Steno, risale al 1979 e appartiene al genere commedia. Nel cast spiccano Massimo Ranieri, Renato Pozzetto, Edwige Fenech, Clara Colosimo e Mario Scarpetta.
LA PATATA BOLLENTE, LA TRAMA DEL FILM
Protagonista del film è Bernardo Mambelli (Renato Pozzetto), giovane milanese che lavora come operaio in una fabbrica che produce vernici e trascorrere il suo tempo libero tra il pugilato, sua grande passione, e la militanza politica. Bernardo, infatti, è un comunista convinto e si impegna molto anche all’interno del sindacato tanto è vero che è soprannominato Gandi. Una sera, di ritorno a casa, Bernardo si imbatte in un gruppo di fascisti impegnati nell’aggressione ad un ragazzo, Claudio (Massimo Ranieri). A causa delle botte prese, il giovane è ferito e Bernardo decide di portare a casa con sé Claudio per aiutarlo a riprendersi. Scopre, così, che Claudio è omosessuale e immagina che sia proprio questo il motivo dell’aggressione. L’orientamento sessuale di Claudio crea imbarazzo a Bernardo, per cui tenta di celare la sua amicizia con il ragazzo per evitare che la notizia giunga alle orecchie della sua fidanzata Maria (Edwige Fenech) nonché ai suoi amici comunisti. Altra persona che mai dovrà sapere il fatto è la signora Elvira (Clara Colosimo), che lavora come portiera del palazzo e di cui Bernardo conosce le doti di ficcanaso. Il lavoro di occultamento di Claudio nell’appartamento va a buon fine, il giovane omosessuale guarisce da ogni ferita e può finalmente tornarsene a casa. Bernardo tira un sospiro di sollievo, nessuno ha scoperto la situazione e ora può rilassarsi. Accade un secondo evento di aggressione nei confronti di Claudio, più grave del precedente: lo stesso gruppo di fascisti incendia la sua libreria, che oltre a essere il suo posto di lavoro è anche la sua casa. Claudio resta così senza più un tetto sulla testa e Bernardo lo accoglie nuovamente in casa sua, mantenendo l’intenzione di nasconderlo. I due cercano di far trasferire Claudio a casa di Bernardo nel cuore della notte, sicuri che nessuno li avrebbe scoperti ma qualcosa va storto: Maria, che passa di lì per caso, li scopre e in lacrime va dall’amico Walter (Mario Scarpetta) a raccontare il tutto per sfogarsi e chiedere aiuto. La notizia giunge presto alle orecchie degli amici di Bernardo che, vedendo in Claudio e nella sua vicinanza a Bernardo un pericolo, cercano di allontanarli mandando l’amico in viaggio in Russia. Bernardo accetta di partire e sta fuori diverso tempo. Intanto Claudio, rimasto a casa di Bernardo, ristruttura l’appartamento per sdebitarsi e lo arreda secondo i suoi gusti. Questo fa sì che gli amici di Bernardo si convincano delle tendenze omosessuali di Bernardo che iniziano a perdere la stima che avevano in lui. Bernardo comprende la chiusura mentale dei suoi compagni e cerca di mostrare che il vero pericolo è fatto di pregiudizi e discriminazioni ma i suoi amici comunisti non sono d’accordo. Claudio, resosi conto che Bernardo sta perdendo i suoi amici a causa sua, decide di sparire e si trasferisce nei Paesi Bassi. Tutto torna alla normalità. Bernardo sposa Maria e, durante il ricevimento di nozze, lo sposo decide di leggere pubblicamente una lettera che Claudio gli ha inviato per spiegare il motivo della sua sparizione improvvisa. Tutti i presenti capiscono finalmente di essersi sbagliati e i novelli sposi partono in luna di miele, raggiungendo in Belgio il vecchio amico.