La serata di Premiazione dei David di Donatello si terrà questa sera su Rai 1 per la conduzione di Carlo Conti. Beppe Fiorello insieme a Nino Frassica, Pierfrancesco Favino, Roberto Bolle, Monica Bellucci e Luca Zingaretti avrà il compito di consegnare i Premi. Apprezzato attore di cinema e teatro, Beppe Fiorello è un uomo dal cuore sensibile. Infatti nonostante siano numerosissimi i suoi impegni divisi tra televisione e teatro, Beppe Fiorello riesce anche a trovare del tempo per chi è meno fortunato. Proprio oggi, infatti l’attore è stato protagonista insieme a Luca Tommassini e diverse altre personalità della televisione di un’importante iniziativa. In occasione infatti della tredicesima edizione della giornata mondiale della sindrome di down indetta dall’Onu ogni 21 marzo, l’Associazione Down Lucca, Andare oltre si può e CoorDown, associazione di ben sessanta associazioni che si occupano di questa pesante disabilità, vengono organizzati una serie di eventi e incontri per informare e promuovere l’integrazione dei ragazzi affetti proprio dalla sindrome della trisonomia 21. Beppe Fiorello e gli altri personaggi noti prederanno parte al progetto Il più grande selfie del mondo.
BEPPE FIORELLO, “OGNI TANTO CI VORREBBE UNA PAUSA DI SPARIZIONE”
Beppe Fiorello è un attore validissimo e talentuoso, fratello del più noto Rosario Fiorello. A differenza di quest’ultimo che è molto social e ama pubblicare post che lo vedono protagonista, Beppe Fiorello è molto più riservato. Infatti in una recente intervista rilasciata a Grazia, l’attore ha spiegato come a volti gli capiti di desiderare una sorta di pausa di sparizione. Queste le sua parole: “La pausa di sparizione è un nuovo antidepressivo: la possibilità di non essere visti. E non credo che valga solo per chi fa un mestiere come il mio, sempre sotto lo sguardo di tutti. Viviamo in un’epoca in cui se non ti vedono, non esisti. Se non posti online, non hai un posto nel mondo. Se non mostri quello che hai nel piatto è come se non avessi mangiato. Se non ti fai un selfie durante un viaggio, è come se non ti fossi mosso da casa. Viviamo immersi nella paura di non essere visti. Come se la mancanza di uno sguardo esterno fosse una condanna a non esserci. Io propongo una terapia: sparire. Anche solo per 10 minuti al giorno”. Nella stessa intervista ha parlato anche della sua vita privata con la moglie e dell’ossessione della forma fisica: “Finalmente ho imparato a parlare d’amore. L’ho fatto perché ho capito che il tempo passa e l’occasione di dire certe cose a chi ami può non esserci più. Mi ha aiutato molto mia moglie (Eleonora Pratelli, ndr). Stiamo insieme da quasi 18 anni. È già una vita. Mi rassicura tenere in salute il mio corpo. E saperlo sempre in movimento. È un modo per stare bene anche con la testa. Mettermi in moto vuol dire scaricare tensione, stress e ansie”.