La prima serata di Cielo ci porta nel mondo del baseball. Brad Pitt che interpreta Billy Beane, general manager degli Oakland Athletics, in un’intervista ha rivelato di aver letto il libro di Michael Lewis (Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game) su cui si basa il film: “Ero ossessionato dal libro e da ciò che i ragazzi di Oakland hanno fatto per reinventare il gioco, come qualcosa di religioso. Si tratta di come valorizziamo le cose: come valutiamo gli altri, come valutiamo noi stessi e come decidiamo chi è un vincitore basato su questi valori. Il film mette in dubbio l’idea stessa di come definire il successo. I giocatori che questi Billy ha assunto pensavano di essere dei falliti e all’improvviso hanno avuto l’opportunità di giocare, si sono dimostrati degni e hanno cambiato il gioco”, riporta il Telegraph. Nel trailer, clicca qui per vederlo, viene anticipata la vicenda che prende inizio con la fine della stagione della Major League Baseball del 2001. Ricordiamo che L’arte di vincere va in onda dalle 21.15 su Cielo e anche in diretta streaming, grazie al portale della rete televisiva, cliccando qui.
CURIOSITÀ
Una pellicola caratterizzata dai generi drammatico, biografico e sportiva che è stata affidata alla regia di Bennett Miller mentre il soggetto è stato tratto dal libro scritto da Michael Lewis, la sceneggiatura invece, è stata curata da Steven Zailian e Aaron Sorkin, la produzione è stata firmata tra gli altri anche da Brad Pitt e le case di produzione che hanno fatto parte del progetto sono Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions e Specialty Films. La distribuzione del film in Italia è stata eseguita dalla Sony Pictures Italia, il montaggio è stato realizzato da Christopher Tellefsen con gli effetti speciali di Robert Cole e con le musiche della colonna sonora che sono state scritte da Mychael Danna. La pellicola è stata prodotta negli Stati Uniti d’America nel 2011 con la durata di 133 minuti circa. Il primo video promozionale del film venne pubblicato nel novembre del 2011. Nonostante la pellicola sia stata molto apprezzata negli Stati Uniti e ha ricevuto sei nomination agli Oscar, nel nostro Paese è stato distribuito in poche sale cinematografiche. La motivazione principale risiede nel fatto che in Italia il baseball è uno sport non molto seguito. Proiettato in anteprima al Toronto Film Festival, L’arte di vincere è uscito nelle sale cinematografiche americane il 25 novembre 2011. In totale, la pellicola ha incassato circa 110 milioni di dollari, con un investimento di produzione pari a 50 milioni. Il grande successo internazionale de L’arte di vincere è stato impreziosito dalle superbe interpretazioni dei due interpreti principali, ovvero Brad Pitt e Jonah Hill. (agg. di Cinzia Costa)
NEL CAST BRAD PITT E JONAH HILL
Il film L’arte di vincere va in onda su Cielo oggi, martedì 24 ottobre 2017, alle ore 21.15. Una pellicola cinematografica drammatica del 2011 che è stata diretta da Bennett Miller e si basa sul romanzo Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game. Nel cast sono presenti attori di grosso calibro come Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Chris Pratt e Stephen Bishop. Il romanzo da cui il film ha tratto ispirazione racconta le vicende legate a Michael Lewie ed agli Oakland Athletics, famosa squadra americana di baseball. Nel 2012 L’arte di vincere ha ottenuto ben sei nomination ai Premio Oscar, senza però aggiudicarsi nessun riconoscimento. Ma scopriamo insieme la trama del film nel dettaglio.
L’ARTE DI VINCERE, LA TRAMA DEL FILM
Nel 2001, la squadra degli Oakland Athletics perde il diritto a gareggiare nelle World Series, in seguito alla cocente sconfitta rimediata contro i New York Yankees nel finale di stagione. Come se non bastasse, la squadra deve fronteggiare l’addio di tre pilastri del team, in scadenza di contratto. Billy Bean, il manager degli Oakland, chiede alla società un aumento di budget per poter attingere dal mercato, acquistando dei degni sostituti. I vertici societari gli negano, però, l’incremento dei fondi. Durante una riunione con i vertici dei Cleveland Indians, Billy fa la conoscenza di Peter Brand, fresco di laurea in economia. Il ragazzo espone a Billy un’affascinante e innovativa teoria sulle modalità di valutazione di un giocatore. Dopo averne testato le qualità, Billy decide di assumere il giovane Peter Brand come suo assistente. Il resto del team non accoglie di buon grado la decisione del manager, screditando il metodo di Brand che valuta il valore di un giocatore, osservando il numero di conquiste della base, prive di penalità. Tuttavia, grazie alle abilità del giovane, gli Oakland riescono a strutturare un rosa più che mai competitiva, formata da giocatori che singolarmente sarebbero stati scartati dal resto degli osservatori. All’inizio della nuova stagione, i risultati della squadra sono deludenti. Ciò provoca grandi tensioni tra Bean ed il resto della dirigenza, ma poco dopo, la nuova formazione inizia ad emergere sfornando una serie positiva formata da ben 20 vittorie consecutive.