Non è stato semplice per Luciano Ligabue risalire sul palco e sostenere un concerto dopo il lungo stop dovuto all’operazione alle corde vocali. Eppure lo scorso 4 settembre, il cantante ce l’ha fatta, superando anche quel timore di salire sul palco. “Da trent’anni giusti salgo su un palco a cantare – ha dichiarato il rocker di Correggio in un’intervista a L’Ansa – L’ho sempre fatto in ogni condizione anche quando la performance vocale poteva non essere buona. Per la prima volta mi è capitato di dovermi fermare, quindi per me è tutto nuovo”. Per Ligabue non è stato affatto facile fermarsi: “Anche perché – ha aggiunto – mi sa che dovrò assorbire un po’ il trauma che il concerto del 14 marzo mi ha lasciato” ha ricordato, un trauma di certo non semplice da superare.
IL LUNGO STOP
Costretto ad un lungo stop a causa dell’intervento alle corde vocali, Luciano Ligabue torna questa sera sul piccolo schermo ospite dello show di Fiorella Mannoia “Un, due, tre… Fiorella”. In una recente intervista all’Ansa ha proprio parlato di questo lungo stop e di come è stato il ritorno a lavoro dopo tanto tempo: “E’ ‘nuovo’ risalire su un palco a tenere un concerto dopo quasi sei mesi di stop forzato – spiega -, sono ‘nuove’ le mie corde vocali (oltre ad asportare il polipo, in questi casi ‘puliscono’ dalle impurità), è ancora più ‘nuovo’ mettere nello spettacolo immagini di un film già girato (sull’album che si stava portando in giro nel tour interrotto) nel frattempo. Era ‘nuovo’ per me realizzare un concept album, è ancora più ‘nuovo’ averci ricavato un film”.
RIPARTITO IL TOUR
Un, due, tre.. Fiorella! è un appuntamento di grande spessore nel corso del quale interverranno grandissimi artisti italiani ed internazionali come nel caso del rocker emiliano Luciano Ligabue. Per Ligabue, dopo lo stop imposto dall’intervento alle corde vocale, c’è stato il ritorno nel firmamento della musica italiana riprendendo il suo tour Made in Italy che così tanto successo sta ottenendo. Praticamente tutte le date stanno facendo segnare il sold out per uno spettacolo nel quale si mischiano grandi successi del passato come Certe notti, Urlando contro il cielo e Piccola stella senza cielo ed i nuovi brani come G come giungla e Made in Italy. L’artista tra l’altro in questo momento è a lavoro per il suo terzo lungometraggio dal titolo proprio Made in Italy per un lavoro cinematografico che vedrà le interpretazioni di Stefano Accorsi e Kasia Smutniak.
LIGABUE E IL PROGETTO DEL TERZO LUNGOMETRAGGIO
A proposito del lungometraggio Made in Italy, Ligabue in una recente intervista ha un po’ parlato di questo nuovo progetto evidenziandone i tratti distintivi. In particolare ecco le parole del cantante emiliano: “Non ho mai cercato copioni perché per me il cinema nasce da un bisogno di raccontare, ed evidentemente da un bel po’ di anni questa esigenza non sembrava più prioritaria. E poi è arrivato il mio concept album Made in Italy che conteneva una narrazione e ho capito che non avevo più scuse: doveva generarsi il terzo film. E ne sono molto felice.. Certamente il ruolo della musica è fondamentale, anzi fondativo per questo film che parte dal disco e quindi il disco deve ritornarci. Penso inserirò le canzoni in versione strumentale per non essere didascalico ma devo rifletterci. Senza tradurlo in ‘opera-rock’ vorrei fare qualcosa di simile a Quadrophenia che usava le canzoni del disco per raccontare una storia: ma tutto, ripeto, sarà deciso in sala di montaggio”.