Michela Vittoria Brambilla, onorevole, conduttrice televisiva nonché animalista convinta, sarà ospite stasera a Matrix Chiambretti presentata nella seconda serata di Canale 5 da Piero Chiambretti. La presidente del Movimento Animalista che negli ultimi mesi è stata anche al centro del gossip per la sua terza gravidanza alla soglia di cinquant’anni, probabilmente parlerà del programma Dalla parte degli animali che conduce sulle reti Mediaset (Rete 4 e La5). Un programma che è senza dubbio riflesso del suo impegno politico come del resto ha rimarcato la stessa Brambilla nel corso di una intervista di presentazione del nuovo format di casa Mediaset: “La nostra non è una trasmissione che parla di animali, ma la prima trasmissione davvero animalista, che usa la televisione come strumento per promuovere le adozioni e contribuire a sconfiggere la piaga degli abbandoni e del randagismo”. Insomma, un chiaro esempio di tv al servizio del sociale.
LA CROCIATA CONTRO LA CACCIA
Tra le battaglie che sta portando avanti l’onorevole Michela Vittoria Brambilla c’è anche quella per arrivare all’abolizione assoluta della caccia. All’indomani di un incidente di caccia che ha causato la morte di un uomo in Liguria, la Brambilla ha rilasciato un’intervista nella quale ha richiamato il mondo politico affinché possa prendere delle contromisure immediate: “Il gravissimo incidente di caccia verificatosi nel savonese, che ha causato la morte di un cercatore di funghi, è l’ennesima dimostrazione della pericolosità di una pratica crudele che negli ultimi dieci anni ha provocato centinaia e centinaia di morti e che è necessario abolire del tutto. Nell’attesa che la politica si adegui alla volontà maggioritaria della pubblica opinione, anche i governanti e gli amministratori più attenti a compiacere e vezzeggiare le doppiette potrebbero almeno prevedere controlli più stringenti sull’uso delle armi da fuoco da parte dei cacciatori, con l’introduzione di un certificato annuale obbligatorio di idoneità medica, e cominciare a limitare la caccia nei giorni e nei luoghi in cui i veri amanti della natura, escursionisti, fungaioli, comuni cittadini disarmati, vorrebbero godere del patrimonio naturale di cui i Rambo in mimetica finiscono di fatto con l’appropriarsi. La violenza va sempre e comunque condannata e l’abolizione della caccia è e resta in cima alle nostre priorità programmatiche”.