Ultimi a esibirsi nel corso della prima serata, le Vibrazioni regalano al pubblico del Festival di Sanremo 2018 un brano ricco di energia accolto dall’applauso dei presenti. La brand, infatti, è tornata sulla scena musicale al completo ed è pronta a fare il pieno di quel successo che un tempo ha caratterizzato gran parte del suo percorso. A dispetto del pubblico presente in sala, però, il brano dal titolo “Così sbagliato” viene collocato nelle aree più basse della classifica, il tutto mentre la sala, profondamente in disaccordo con il verdetto, non può fare a meno di urlare a gran voce il proprio dissenso. E sui social scoppia la polemica, legata soprattutto all’orario in cui è andata in onda la loro performance: “Le Vibrazioni rosso e Nina Zilli Blu? Seriamente? Agghiacciante!”, “Ecccerto. Li fate cantare all’una. Chi le dovrebbe votare queste Vibrazioni?”, “Cioè voglio di Le vibrazioni zona rossa de cheee… Stava a dormi la giuria, ovvio #Sanremo2018”, “Le vibrazioni sul rosso. Mi viene da piangere. #Sanremo2018”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
IL BRANO A SEI ANNI DALL’ULTIMO CONCERTO
Le Vibrazioni sono pronte a respirare l’aria del Festival di Sanremo 2018 con il loro brano Così sbagliato, il primo singolo del loro nuovo album V, un lavoro che ha comportato la reunion della storica band italiana. Nella serata dei duetti, come è stato rivelato in questi giorni, li vedremo invece al fianco di Skin. Il brano scelto da Le Vibrazioni riguarda inoltre una confessione scritta da tutti i componenti del gruppo, come rivelato dal frontman Francesco Sarcina, un brano inedito che ritorna in radio e negli store digitali a sei anni dall’ultimo concerto. Messa da parte questa parentesi, Sarcina, Andrea Bonomo, Luca Chiaravalli e Davide Simonetta sono pronti a far ascoltare ai fan il loro nuovo testo rock, che li vede privi di maschere e armature. Il testo infatti si concentra sulle paure e le insicurezze dei quattro artisti, che per l’occasione hanno deciso di mettersi completamente a nudo. Sul palco di Sanremo 2018 vedremo inoltre Le Vibrazioni nella loro formazione originaria, ovvero con Sarcina alla voce e chitarra, Marco Castellani al basso, Stefano Verderi alla tastiera e chitarra e Alessandro Deidda alla batteria.
LA PRIMA VOLTA A SANREMO DE “LE VIBRAZIONI”
Fra i Big del Festival di Sanremo 2018 rivedremo Le Vibrazioni, per la gioia dei fan che acclamavano un loro ritorno all’Ariston. La band infatti si è allontanata dalle scene per sei anni, fatti di silenzi e di rumors in cui si pensava già a un prossimo scioglimento. I quattro artisti tuttavia sembrano proprio aver ritrovato l’antico idillio, tanto da scegliere di ripercorrere gli esordi del loro successo ritornando proprio sul palco sanremese. Sono trascorsi infatti tredici anni dal debutto all’Ariston di Francesco Sarcina e dei tre compagni, quando con il loro Ovunque andrò sono riusciti a conquistare il secondo posto nella sezione Gruppi. Il loro ultimo lavoro discografico è invece Il sangue e anche il resto, un album prodotto nel 2012 a distanza di un anno dal loro Come far nascere un fiore, un brano pop rock contenuto nella raccolta dal titolo omonimo al nome del gruppo. La band si prepara tra l’altro ad un 2018 all’insegna dei live che la vedrà impegnata in diverse performance romane e non solo. Sono infatti tre le date finora previste per marzo e aprile, di cui due il 3 ed il 4 di quest’ultimo mese presso il Quirinetta Caffè.
LA RECENTE REUNION DEL GRUPPO
Il ritorno de le Vibrazioni era già stato annunciato dal frontman Francesco Sarcina ancora prima che la loro presenza al Festival di Sanremo 2018 venisse svelata in via ufficiale. In occasione del ritorno della band milanese, il cantante aveva sottolineato che il gruppo aveva subito gli effetti negativi di un forte successo, che alla fine li aveva destabilizzati. Messe da parte le paure e puntando verso una nuova consapevolezza, Le Vibrazioni hanno deciso di ritornare sui loro passi in seguito al concerto da solista di Sarcina, che come ha spiegato a Io Donna, ha contribuito a rendere il gruppo consapevole che nel panorama musicale italiano, definito ‘medievale’ dai diretti interessati, c’è bisogno di presenze artistiche vere e crude come la loro.
Secondo Sarcina infatti la musica di oggi si concentrerebbe più su personaggi e costruzioni mediatiche piuttosto che su veri musicisti. Nel suo intervento ha inoltre svelato di aver visto la propria band barcollare di fronte agli eventi della vita già dall’uscita di scena del bassista Marco Castellani, avvenuta nel 2008.