Lory Del Santo intervistata tra le pagine del settimanale Nuovo, si racconta a tutto tondo, ferite comprese. La showgirl alle soglie dei 60 anni, spiega di essere stata il simbolo di una femminilità trasgressiva e vincente. Come racconta nel suo libro “Piacere è una sfida”, dietro quell’aria da svampita si nascondono numerosi drammi mai dimenticati. Per quanto riguarda la stesura del libro, volevano affiancarle un editor che voleva manipolare la sua biografia e per questo motivo hanno litigato ma alla fine è lei ad averla spuntata. Nel suo racconto, si descrive come una donna alla costante ricerca di tecniche di sopravvivenza per superare gli eventi difficilissimi della sua travagliata vita. Cresciuta senza il padre tra molte difficoltà economiche, fin da piccola si è trovata di fronte certi uomini predatori. La prima molestia l’ha subita a scuola, quando un compagno si strofina prepotentemente addosso a lei: “Non lo dissi a nessuno perché non potevo confessare qualcosa che mi faceva sentire sporca”. A sette anni poi, è stata molestata da un adulto. Sua madre lavorava tanto e doveva affidarla ad amici di famiglia.
Lory Del Santo, i drammatici racconti delle violenze
Il drammatico racconto di Lory Del Santo tra le pagine di Nuovo, prosegue: “La sera dormivamo nello stesso letto e una notte sentii la mano pelosa e ruvida del padre che si infilava nelle mie mutandine”. A undici anni invece, ha dovuto subire delle carezze molto intime proprio dal compagno di sua madre”. Lei ha deciso di non confidarsi con la madre perché tra di loro c’era un complicato rapporto di odio e amore, quindi ha preferito tacere. Il silenzio l’ha aiutata a fortificarsi nel corso del tempo e voltare pagina. A vent’anni la nuova violenza a Londra. Lei pensava ad un bel corteggiamento con un ragazzo della sua età ed invece: “Mi ha spinto nel letto […] io lo imploravo di fermarsi ma era una furia e per evitare mi divincolassi mi aveva persino colpito con uno schiaffo”. Pietrificata dalla paura l’ha lasciato fare, sperando che potesse finire presto per andare via. L’incubo però è andato avanti per svariate ore fino a quando è riuscita a scappare tumefatta e mezza nuda. Non ha denunciato il suo aggressore perché era terrorizzata dalla possibilità che si potesse vendicare. Poi il provino on un regista italiano di fama internazionale: “corpulento e con la barba”. Si è fatto trovare steso sul letto solo con un perizoma rosso: “ridicolo su un uomo della sua mole”.
Oltre a Conor un altro dolore identico…
Tutti questi traumi hanno spinto Lory Del Santo a volere il controllo della situazione in amore. Ecco perché sceglie sempre partner più giovani di lei. Con il passare del tempo poi, fortunatamente ha anche compreso che gli uomini non sono tutti uguali. Successivamente si apre anche la dolorosa parentesi dedicata ai figli Devin e Loren: “Scopro qualcosa del DNA dei loro padri e quindi non riusciamo a intenderci: con Devin non parlo da mesi”. La maternità per l’attrice è una sfera molto problematica. “Oltre alla tragedia del mio adorato Conor, ho perso un altro figlio, morto a sei mesi dalla nascita. Suo padre era il tennista olandese Richard Krajicek, un’altra storia d’amore molto tormentata”. Come ha fatto a superare tutto questo dolore? “Resistere ai traumi fa parte del mio talento di vivere e della forza di carattere: mia madre è stata per me un esempio. La ricordo in un angolo della cucina mentre rammenda: le lacrime le rigano il viso ma lei non smette di lavorare”. Adesso per fortuna, accanto a Marco Cucolo ha ritrovato la serenità che le è sempre mancata.