Marica Branchesi ha 40 anni, è italiana, è madre di due bambini piccoli, è astronoma ed è l’unica donna presente nella Top Ten internazionale dei dieci ricercatori più influenti del 2017. Intervistata da Vanity Fair, la scienziata ha svelato la grande emozione provata nel corso della sua ultima scoperta: «Quest’estate abbiamo visto la fusione di due stelle di neutroni, che sono stelle estremamente dense, hanno una massa poco più grande del sole, in un diametro di 20 chilometri. Si sono fuse insieme a una distanza di 130 milioni di anni luce da noi. Hanno viaggiato tutto questo tempo insieme prima di arrivare». Lo racconta con emozione la Branchesi, che aggiunge: «È vero. […] La cosa bellissima è che abbiamo anche scoperto dove si formano gli elementi pesanti dell’universo, tra cui anche l’oro» ha concluso. (Aggiornamento di Anna Montesano)
La scienziata italiana nella top ten di Nature
Un’italiana è stata inserita nella classifica dei dieci scienziati più influenti del 2017 stilata dalla rivista Nature, conquistando addirittura il secondo posto. Si tratta di Marica Branchesi, giovane astrofisica di Urbino che è diventata una “star” nazionale proprio per questo traguardo raggiunto lo scorso anno e che questa sera sarà tra gli ospiti della puntata di Che fuori tempo che fa. Ricercatrice al Gran Sasso Science Institute, Branchesi ha dato un contributo importantissimo alla scoperta dell’onda gravitazionale generata dalla fusione di due stelle a neutroni che è stata registrata dalle antenne presenti negli Stati Uniti e in Italia. Infatti, non appena si è accorta dell’arrivo di questi segnali, è stata in grado di avvertire altri centri di ricerca internazionali di modo che puntassero i telescopi seguendo quello che stava accadendo nello spazio, a 140 milioni di anni luce di distanza.
MARICA BRANCHESI, LA MERGER MAKER DELLE ONDE GRAVITAZIONALI
Nature ha definito Marica Branchesi una “merger maker”, essendo riuscita a coordinare un lavoro tra diversi team formati da fisici e astronomi. Ha quindi reso possibile il lavoro di specialisti di discipline diverse per una scoperta unica. Intervistata da Vanity Fair, subito dopo il prestigioso riconoscimento aveva detto: “È una grande emozione. Sono estremamente onorata, è una cosa più grande di me, la sto vivendo mano a mano. Oggi sono stata sommersa dalle telefonate ma la cosa che più mi ha resa felice è stato ricevere l’affetto dei tanti colleghi che mi hanno scritto”. Sposata e madre di due bambini piccoli, non ha nascosto che era preoccupata prima della loro nascita, ma poi è riuscita a organizzarsi grazie all’aiuto del marito e dei nonni, in modo da poter continuare il suo lavoro di ricerca.
GLI STUDI E I RICONOSCIMENTI
Nata a Urbino nel 1997, Marica Branchesi si è laureata in Astronomia e ha poi conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Bologna. Si è trasferita poi al California Institute of Technology ed è poi riuscita a rientrare in Italia, insieme a Jan Hams, fisico tedesco esperto di onde gravitazionali che ha sposato. Partecipando al progetto internazionale Ligo/Virgo, che si occupa di onde gravitazionali, ha dato un contributo importantissimo alla scoperta dello scorso anno. Oltre al riconoscimento di Nature, nel 2016 aveva vinto il Breakthrough Prize per aver collaborato alla scoperta delle onde gravitazionali. A Media Inaf, il notiziario dell’Istituto nazionale di astrofisica, ha spiegato di avere la mentalità “dell’astronoma che ama l’emozione di aprire le immagini appena prese e capire cosa ci rivelano. Ma ora questo avviene anche con i dati delle onde gravitazionali… alla fine non c’è più una grande differenza tra i fisici delle onde gravitazionali e gli astronomi”.