Non capita tutti i giorni di poter intervistare il proprio idolo. È successo ad Ana Belaval, giornalista portorocana dell’emittente Wgn di Chicago. La cronista ha avuto l’occasione di intervistare Ricky Martin sulla situazione di Puerto Rico dopo il terribile uragano Maria. Il cantante, tra i protagonisti della seconda stagione di “American Crime Story” dal titolo “L’assassinio di Gianni Versace”, è infatti nato nel 1971 a San Juan, la capitale di Puerto Rico. Dopo aver concluso l’intervista, la giornalista – convinta che il collegamento fosse chiuso – si è messa a esultare, ballare e gioire per aver appena parlato con Ricky Martin. Il cantante, però, era ancora in collegamento e ha guardato divertito la scena insieme al conduttore della trasmissione. Ignara di tutto, la Belaval ha spiegato il motivo del suo entusiasmo: “Dovete capire che quando fai parte di una minoranza e non ha molti modelli di ruolo nei media, ma hai Ricky Martin che in qualsiasi parte del mondo è un buon nome da menzionare come portoricano… ti senti legata a lui”. A quel punto il conduttore le ha rivelato che Ricky Martin era ancora in collegamento: “Non avevo idea che mi stesse ascoltando”, ha detto la giornalista visibilmente imbarazzata. Il cantante però ha cercato di tranquillizzarla dicendo di aver apprezzato le sue parole.
LA GIORNALISTA UNA FAN DI RICKY MARTIN
Dopo il simpatico episodio la giornalista è stata intervistata da Lulu Garcia-Navarro di NPR’s Weekend Edition Sunday: “È fantastico essere nella stessa frase con Ricky Martin. Lo seguo da quando faceva parte dei Menudo. Mia mamma mi ha portato a un concerto. Sono una sua fan d molto tempo”, ha raccontato Ana Belaval. La cronista portoricana ha raccontato di aver “costretto” il collega Dean Richards a lasciarle fare una domanda al suo idolo: “Ho avuto la fortuna di viaggiare per lavoro. E ovunque io vada, e dico Puerto Rico, loro dicono Ricky Martin. È semplicemente eccezionale. E dovevo ringraziarlo. E dovevo, a nome dell’isola di Porto Rico, ringraziarlo e chiedergli anche se avrebbe continuato le missioni perché abbiamo bisogno di tutto questo aiuto. E abbiamo bisogno di concentrarci sulla nostra isola e su tutte le altre isole colpite dall’uragano Maria”, ha spiegato. ribadendo i motivi del suo entusiamo.