Stasera venerdì 8 dicembre andrà in onda un appuntamento veramente speciale e cioè una prima serata tutta dedicata a Lo Zecchino d’Oro, giunto al traguardo delle sessanta edizioni. Lo speciale, trasmesso da Rai Uno, sarà presentato da Carlo Conti e celebrerà dodici brani tra quelli che hanno fatto grande la storia del Festival e che rappresentano uno spaccato del nostro Paese. Ricchissimo il programma di questo evento in prima serata. Dodici grandi personaggi del mondo dello spettacolo si cimenteranno nell’esecuzione di altrettanti noti brani accompagnati dal Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano. Tra le star che canteranno nel programma avremo Marco Masini, Tullio Solenghi, Laura Chiatti, Patty Pravo, Claudia Gerini, Bianca Guaccero e anche il trio Solenghi-Lopez-Friscia, il quale darà una sua personale interpretazione (ed esibizione) del brano del 1970 Il lungo, il corto e il pacioccone che all’epoca fu cantato da Gianluca Calderari, Leonardo Barsotti e Massimo Colucci. La canzone è contenuta, finanche, nella due versione del 1998 e del 2008 de I Cartoni dello Zecchino d’oro e questo non fa altro che ribadire il grande successo ottenuto dal brano all’epoca e che ancora rappresenta una pietra miliare della manifestazione canora.
IL TRIO SOLENGHI-LOPEZ-FRISCIA CANTA LA STORIA DI TRE COWBOYS
Nella puntata speciale de Lo Zecchino d’oro a far rivivere le emozioni del 1970 ci penserà il trio Solenghi-Lopez-Friscia che si cimenteranno in una loro versione de Il lungo, il corto e il pacioccone. Sembra quasi che il brano non sia stato assegnato loro a caso ma che rispetti le loro fisionomie. La canzone, in effetti, racconta le avventure e disavventure di tre bravi cowboy che non usano mai le pistole. Nel selvaggio west, infatti, lo sceriffo è libero di sonnecchiare e fare la sua siesta visto che il villaggio è protetto dal lungo, il corto e il pacioccone. I tre non amano la violenza, anzi, sono dei veri e propri cantori capaci di suonare la chitarra, sfogarsi con il bengio e intonare una ballata. Un giorno dei banditi cercano di svaligiare la banca ma il sentire i cavalli dei tre cowboy da lontano gli basta per sfuggire a gambe levate. Il brano, in qualche modo, sembra essere un inno alla non violenza dato che questi eroi riescono a far rispettare le legge non usando la violenza ma la musica. Un verso della canzone, infatti, recita: “Ma quando quel trio fa il concertino fermarlo nessuno potrà”.
I PROGETTI DEL TRIO E DI FRISCIA
Dalla morte di Anna Marchesini, celebre attrice facente parte del Trio, Tullio Solenghi e Massimo Lopez non si sono mai fermati. Infatti, i due attori hanno voluto continuare a fare tournée teatrali, portando in scena anche un po’ la loro amica. “Voglio dire solo una cosa: noi facciamo questo spettacolo in due la sera, ma lo dico senza retorica, ogni sera crediamo e siamo convinti di portare in scena anche un po’ di Anna. Dodici anni passati insieme come li abbiamo passati noi hanno inevitabilmente scolpito un po’ della mente e del cuore di ognuno di noi negli altri due, per cui facciamo ancora uno spettacolo a Trio” ha detto Solenghi in una recente puntata di Che Tempo Che fa. Riguardo Sergio Friscia, invece,, invece, lo vediamo tutti i weekend in Mezzogiorno in famiglia su Raidue e ha in uscita, proprio in questi giorni, un libro dal titolo Un girovita da mediano che racconta la sua scalata al successo, analizza le contraddizioni tra Nord e Sud e fa conoscere anche una passione dell’attore e cioè il Karate. Il romanzo è una sorta di autobiografia “da leggere con leggerezza, e da sfogliare con una sfogliatella in mano” come sottolineato dallo stesso attore.