Il regista di 120 battiti al minuto, film nelle sale da oggi, è Robin Campillo che si è occupato anche della sceneggiatura. Nato a Mohammedia il 16 agosto 1962 questi ha iniziato la sua carriera come montatore per poi diventare regista e sceneggiatore. Il primo lavoro ufficiale che ha montato è il telefilm Les Sanguinaires di Laurent Cantet del 1997. Da sceneggiatore invece ha debuttato nel 2001 scrivendo il film ”A tempo pieno” sempre di Cantet. Invece il primo film che ha diretto Robin Campillo è Quelli che ritornano del 2004. Prima di 120 battiti al minuto nel 2013 il regista ha diretto anche Eastern boys, che ha avuto un discreto seguito. Vedremo se ne avrà anche 120 battiti al minuto, in sala in tutta Italia appunto da oggi. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL CAST
120 battiti al minuto verrà distribuito nelle sale italiane a partire da oggi, giovedì 5 ottobre. E’ un film drammatico del 2017 scritto e diretto da Robin Campillo (La classe – Entres les murs, Eastern boys, Planetarium) ed interpretato da Nahuel Pérez Biscayart (All yours, Deep in the woods, El aura), Adele Haenel (La ragazza senza nome, The fighters – Addestramento di vita, Orpheline) e Arnaud Valois (Quello che gli uomini non dicono, La fille du Rer). 120 battiti al minuto è un riferimento alla musica pop degli anni ’90.
120 BATTITI AL MINUTO, LA TRAMA
I volontari di Act-Up Paris sono impegnati a combattere l’indifferenza e la diffidenza verso i malati di AIDS dei primi anni ’90. All’interno dell’associazione si intrecciano le vite di gay, lesbiche e madri di famiglia, malati di HIV e semplici volontari ragazzi che si innamorano e crescono mentre cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia sottovalutata e guardata ancora da molti come una punizione divina per le devianze sessuali. I membri dell’associazione si presentano durante una conferenza medica sull’AIDS e lanciano sui partecipanti del sangue finto. La reazione non si fa attendere e molti di loro vengono arrestati, ma il loro obiettivo viene raggiunto quando i media si interessano della faccenda. Intanto Nathan (Arnaud Valois) e Sean (Nahuel Pérez Biscayart) sono due volontari che si conoscono proprio grazie all’associazione. Nonostante i due siano di estrazione sociale diversa e abbiano esperienze di vita molto differenti, fra i due sboccia rapidamente l’amore.
I PREMI E I RICONOSCIMENTI VINTI
120 battiti al minuto è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes, dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria e il Queer palm, un premio speciale dedicato ai film che trattano temi legati al mondo gay. Il film rappresenterà la Francia ai prossimi Premi Oscar, nella categoria dedicata al miglior film straniero. La comunità LGBT e il mondo gay, spesso maltrattati dal cinema e oggetto di scherni e incomprensioni, hanno commentato molto positivamente la pellicola.