Il Volo canta Granada sotto l’occhio – pardon, l’orecchio – vigile di Domingo. È lui che dirige l’orchestra, e Firenze gli dedica un lungo applauso. “Grazie mille. Questa piazza è incredibile, ci sono così tanti giovani… È bello, ogni tanto, che la lirica prenda il posto del pop”. Placido ci tiene: “Il Volo ha fatto la scelta più difficile”. Per questo li elegge a suoi eredi: “Gianluca, Ignazio e Piero sono quelli che portano avanti le nostre idee”. “Nostre” di Pavarotti, Carreras e dello stesso Domingo. Una lirica che si fa “pop” nel senso più nobile del termine. [agg. di Rossella Pastore]
LA NUOVA STAGIONE
Placido Domingo si prepara ad un’estate piena di impegni lavorativi, che prevedono la tournée che lo porterà fino al Teatro Massimo di Palermo. La nuova stagione potrebbe vedere come direttore Omer Meir Wellber, per un ritorno sul palcoscenico dal sapore internazionale. Domingo sarà in trasferta nel ruolo di Germont, parte della trasposizione della Traviata che il Teatro siciliano porterà in Oman nel corso della Los Angeles Opera. In una delle tre recite previste, sottolinea La Repubblica, il grande cantante che adesso riveste i panni di baritono, assumerà la guida di Coro e Orchestra del Teatro Massimo. Placido Domingo sarà inoltre presente a Una notte magica – Tributo ai tre Tenori che Canale 5 trasmetterà in replica nella prima serata di oggi. Nell’incontro in tv, il Maestro avrà modo di guidare i tre artisti più emergenti dello scenario lirico, il trio Il Volo. Piero Barone, Gianluca Ginobile e Ignazio Boschetto saranno fra i protagonisti del concerto di stasera, che prenderà vita a Firenze presso Piazza Santa Croce. Una location simile a quella in cui nel 1990 Josè Carreras, Luciano Pavarotti e Placido Domingo hanno unito le loro tre voci creando uno degli eventi musicali più importanti del secolo.
PLACIDO DOMINGO INSIEME A IL VOLO
A ventotto anni di distanza, l’emittente ammiraglia di Mediaset propone la visione di una delle pagine della storia della musica italiana e non solo. Domingo duetterà inoltre con Il Volo in Non ti scordar di me, sotto la guida del Maestro Marcello Rota che lo sostituirà nella direzione dell’Orchestra. Placido Domingo sarà il primo spagnolo nella storia a dirigere un’opera al Festival di Bayreuth, un evento leggendario che ha già visto trionfare il cantante negli anni Novanta. In questa nuova occasione, l’artista raccoglierà il testimone della produzione suggestiva de La Valchiria. Qualche giorno prima del grande evento si troverà invece al Teatro Real Thais, dove il 26 luglio sarà presente come baritono. In una lunga intervista, Domingo ha ricordato la prima volta che si è ritrovato a Bayreuth, un’occasione che gli ha regalato la possibilità di fare una passeggiata anche nel villaggio di Wahnfried, dove si trova l’antica residenza di Wagner.
L’INCONTRO CON LA MUSICA DI WAGNER
“È la fusione di due concetti”, sottolinea a Fuera de Serie, “Wahn significa follia e Friede si traduce con pace. Poi ho capito che è proprio questo che si sperimenta assistendo alle opere di Wagner, una strana sensazione di isolamento e relax”. Il cantante è inoltre sicuro che questo nuovo evento sarà diverso da tutti a quelli a cui ha partecipato, nonostante nella sua carriera abbia potuto esibirsi in tante e diverse location in tutto il mondo. Wagner ha infatti ideato il festival quando si trovava al culmine della sua popolarità come ideologo, come membro effettivo dell’Arte in senso globale. In occasione del suo debutto, Domingo aveva invece 51 anni quando ha interpretato Parsifal. “Una reputazione forgiata grazie a mille battaglie operistiche”, continua. “Quella sera ho vinto il diritto di parlare a Wagner, nella sua stessa casa”.