Trent’anni fa ci lasciava Stefano Vanzina, in arte Steno, e La Vita in Diretta ha voluto ricordare il regista e sceneggiatore di grandissimi successi con il figlio Enrico nella puntata di oggi. Steno è uno dei padri della commedia all’italiana, cinica e realista, ma anche inventore di generi, come il poliziesco. Stefano Vanzina ha rivoluzionato il linguaggio del cinema contemporaneo. Il regista, scomparso nel marzo del 1988, ha anche conosciuto la censura nel corso della sua carriera: si è abbattuta ad esempio sul suo “Le Avventure di Giacomo Casanova”, che venne ritirato dalle sale. Prima di darsi al cinema ha scritto testi per il teatro di avanspettacolo. Poi con il cinema ha criticato aspramente la sua epoca. La sua famiglia, in occasione di una mostra per i 100 anni del maestro della risata, ha raccontato, come riportato dall’Ansa, di aver scoperto che nel 1946 scrisse da ghost writer un libro che fece molto discutere, “Memorie del cameriere di Mussolini”, firmato ufficialmente da un certo Quinto Navarra. «Papà era prima di tutto un intellettuale e il bello della sua generazione era che gli intellettuali condividevano il tempo, la vita, il lavoro», ha dichiarato tempo fa Enrico Vanzina al Corriere della Sera.
ENRICO VANZINA RICORDA IL PADRE E PRESENTA IL SUO LIBRO
Enrico Vanzina a La Vita in Diretta ha parlato anche di “La sera a Roma”, giallo avvincente con il quale mostra anche un ritratto della capitale. Il vero tema del libro però è il tempo: le suddivisioni in stagioni sono proprio un segnale del tempo che passa. Alcuni personaggi sono reali, altri sono fittizi: «È un romanzo psicanalitico, ma resta un giallo. Ho letto il libro a mia moglie quando era finito. Delle sue amiche l’avevano chiamata per dirle che il personaggio più bello era il suo», ha dichiarato su Raiuno. La cosa curiosa è che nessuno dei personaggi veri sapeva che scriveva di loro. Nelle pagine del libro c’è spazio anche per l’adulterio, a tal proposito ha svelato un retroscena sulla moglie: «Le pagine sul tradimento? Ha reagito dicendo che si è innamorata di me perché non sono finto come i film, li scrivo». A Libreriamo invece ha parlato dell’eventualità di scrivere la sceneggiatura di questo libro: «Mi piacerebbe molto, anche se è molto difficile da fare. C’è una parte gialla, i personaggi sono bene delineati ma poi c’è tutta parte introspettiva che difficilmente si potrà raccontare al cinema; curiosamente sarebbe una delle sceneggiature più difficile che mi siano mai capitate».
30 anni fa ci lasciava Stefano Vanzina, in arte #Steno, indimenticabile regista e sceneggiatore di grandissimi successi
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— La Vita In Diretta (@vitaindiretta) 13 marzo 2018