Per il ruolo della protagonista nel film “Still Alice” Julianne Moore ha vinto il suo primo Oscar come Miglior attrice protagonista. “Ho letto un articolo che diceva che vincere un Oscar può portare a vivere cinque anni in più. Se è vero, mi piacerebbe davvero ringraziare l’Accademia perché mio marito è più giovane di me”, ha esordito l’attrice ritirando l’ambita statuetta. La Moore ha poi voluto ringraziare la sua famiglia: “Mi hanno detto che potevo essere qualunque cosa volessi essere se avessi ricevuto un’istruzione. Anche se non pensavo che volessero dire essere un’attrice. E ringrazio mio padre per avermi mostrato il mondo”. Infine si è rivolto a tutti coloro con cui ha lavorato nel film: “Sono così felice che siamo stati in grado di puntare la luce sull’Alzheimer. Così tante persone con questa malattia si sentono isolate ed emarginate, e una delle cose meravigliose dei film è che ci fa sentire visti e non da soli. E le persone con l’Alzheimer meritano di essere viste, così che possiamo trovare una cura”. Il film “Still Alice”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai Movie a partire delle 21.10 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.
JULIANNE MOORE DA OSCAR
La recitazione di Julianne Moore in Still Alice è in assoluto la perla del film che oggi, 1 giugno, andrà in onda nel prime time di Rai Movie. Una pellicola ben diretta, ben interpretata da tutto il cast sul quale la Moore sovrasta in classe ed esperienza, una parte che le ha portato in bacheca un Oscar come Miglior attrice protagonista nella notte degli Oscar 2015 e successivamente un Golden Globe. Piaciuto a critica e pubblico, ‘Still Alice’ è un film di grande qualità, adatto per un pubblico adulto per le tematiche difficili da capire se non se ne hanno un minimo di conoscenze, film ideale per una prima serata di riflessione e qualche lacrima. Propri in questo film la Moore è immensa e riesce a portare il pubblico alla scoperta delle emozioni e dei pensieri di chi è malato di Alzheimer. Glatzer e Westmoreland si sono presi un gran rischio ma non sono di certo scaduti nel penoso, anzi.
NEL CAST JULIANNE MOORE
Sulle frequenze di Rai Movie con inizio alle ore 21,15, il prime time di Rai Movie si tinge di toni drammatici con la trasmissione del bellissimo film Still Alice, pellicola del 2014 ispirata a libro ‘Perdersi‘ scritto da Lisa Genova, una biologa specializzata negli studi e nelle ricerche neurologiche ad alto livello. Infatti ‘Still Alice‘ affronta un tema delicato come il morbo di Alzheimer in età pre-senili, quindi desueto rispetto alla classica comparsa del morbo in età avanzata, una delle più temute patologie neurologiche della terza età. Alla regia di questo film, davvero ben strutturato, la coppia Richard Glatzer e Wash Westmoreland, il primo è celebre per pellicole come ‘Non è peccato – La Quinceañera’, non troppo prolifico nel concedersi alle cineprese e sempre assieme a Westmoreland, un lavoro di coppia che in questo caso ha premiato la simbiosi ed affinità artistica. Per Westmoreland il discorso è diverso, nonostante le quattro direzioni di scena con Glatzer, il cineasta britannico di Leeds ha diretto molti film, condottandosi in una nicchia di buona qualità, spesso incentrando il suo cinema su tematiche sociali, complesse, un cinema non facile da esprimere. Una delle tematiche maggiormente espresse nel cinema di Westmoreland è l’omosessualità, i due cineasti infatti sono anche coppia nella vita, una decisione presa pur sapendo dei pregiudizi di una società che nel Regno Unito già da anni è pronta ad accogliere le coppie omosessuali con grandi progressi. Ma ‘Still Alice’ merita la recitazione della protagonista Julianne Moore, bravissima ad interpretare il suo ruolo, magnifica nel saper focalizzare attorno a lei l’ottimo cast, anche molto giovane come l’ottima Kristen Stewart, da ricordare nella sua parte drammatica in ‘Into the Wild – Nelle terre selvagge’ accanto ad Emile Hirsch. Nel cast di ‘Still Alice’ molte attrici femminili ma anche un attore che non necessita di grosse presentazioni, Alec Baldwin, nella sua terza fase di carriera maggiormente in grado di esprimersi dietro la cinepresa con ruoli profondi e intensi, protagonista in un cast di buon livello per un film con grandi ambizioni. Ma ecco adesso la trama del film nel dettaglio.
STILL ALICE, LA TRAMA DEL FILM
La vita personale di Alice Howland (Julianne Moore) è quella che può definirsi una vita realizzata in pieno, ottima linguista insegnante in un’università americana, madre di splendidi figli, moglie fedele e innamorata, contraccambiata dal marito affermato chimico, insomma, quelle vite che tutti sognano, forse un po’ borghese ma realizzante. Alice insegna come avrebbe sempre voluto fare, i suoi tre figli sono ragazzi meravigliosi, tutto procede bene sino ai primi problemi, le prime assenze improvvise che nel tempo si evolveranno nei classici ‘vuoti’ esistenziali del Morbo di Alzheimer. Gli viene diagnosticata questa patologia in un suo aspetto genetico, quindi slegato dal degeneramento neurologico dovuto alla senilità, un’Alzheimer genetico che le stronca la vita a cinquant’anni, ma così non sarà del tutto. Nel momento in cui le prime assenze si manifestano Alice inizia a sospettare che qualcosa in lei non funzioni, si rivolge quindi ad uno staff neurologico che le diagnostica l’Alzheimer genetico, la sua vita cambia, così il suo modo di vivere degenerando verso i profondi vuoti della malattia, un declino neurologico inarrestabile, progressivo e tremendo.