Sandra Milo ha svelato in una lunga intervista diverse interessanti situazioni legate alla sua vita sia personale che professionale. Interessante è andare a scoprire anche perché in passato è quasi sempre stata doppiata. Come appare sul portale del Corriere della Sera la splendida attrice svela: “Tutti trovavano la mia voce orrenda e mi dicevano come era possibile quella voce con il mio fisico. Poi però fu Antonio Pietrangeli a non volermi doppiare in Adua e le compagne. Recitavo insieme a Simone Signoret che aveva appena vinto l’Oscar. Suo marito Yves Montand stava girando un film con Marilyn Monroe ed era nata una storia tra loro due, Simone era disperata. Io non sono mai stata fedele e ai tempi avevo una relazione sentimentale con Armando Nannuzzi, direttore della fotografia, e gli chiesi una mano. Organizzò una cena con un bellissimo capo macchinista. Lei bevve molto whisky e lui pure, ebbero una liason”. (agg. di Matteo Fantozzi)
“PARLO ANCORA CON FEDERICO FELLINI”
Uno dei passaggi più interessanti della lunga (e chiacchierata) intervista che Sandra Milo ha concesso nelle ultime ore riguarda Federico Fellini, suo ex compagno di vita e a cui sono legati i ricordi più dolci. Infatti, tra una polemica e l’altra, l’84enne attrice e conduttrice televisiva nata a Tunisi, ha avuto modo di rievocare la figura del regista romagnolo, svelando anche alcuni particolari insoliti della loro relazione. Nel 2009, infatti, la Milo aveva svelato di essere stata per ben 17 anni l’amante del regista di “8 e ½” e “Giulietta degli spiriti” (pellicole nelle quali ha recitati) e nella suddetta intervista ha candidamente ammesso di parlare ancora con lui: “Ancora oggi gli parlo come se fosse qui” ha detto a proposito di quello che non esita a definire “l’amore di una vita”. La Milo rivela inoltre senza tanti pudore di avere avuto grande intesa nell’intimità con Fellini tanto da sentirsi come “la terra, il cielo, gli alberi, la tempesta, la neve e l’universo intero che si concentravano in quell’atto”. Infine, l’attrice ha dato una sua personale versione della morte del regista: “Gli avrei voluto chiedere perché se n’è voluto andare, lui non era malato…” dice la Milo, e all’obiezione del giornalista che le ricorda che Fellini era stato stroncato da un infarto ribatte che lui “oramai non voleva più vivere, ma gli stava mancando l’ispirazione che era la sua ragione di vita e poi io l’avevo lasciato”. (agg. di R. G. Flore)
SANDRA MILO: “L’IMITAZIONE DI VIRGINIA RAFFAELE? VOLGARE…”
Sandra Milo, in una lunga intervista, al Corriere della Sera, è tornata a parlare dell’imitazione di Virginia Raffaele, lo scorso anno, al Festival di Sanremo di Carlo Conti. L’attrice ha sofferto tantissimo per la parodia della comica. Anche la figlia Debora, inviata de La Vita in diretta, non aveva, ai tempi, particolarmente gradito la caricatura della mamma, davanti ad oltre quindici milioni di spettatori, con l’unico pallino del sesso anche alla sua età: “Sinceramente quando parlano male di me non me ne può fregar di meno, mi importa poco anche delle lodi perché vanno e vengono. Quella volta a Sanremo si offesero le mie figlie. Se lei facesse queste imitazioni così crudeli per poi chiudere in positivo lo capirei: va bene, ridi di me, ma alla fine riconosci il mio valore”. La Milo si è risentita molto del personaggio partito dalla mente della Raffaele che, forse, poco convinta dalla trasposizione ironica, non l’ha più riproposta in tv, puntando sull’usato garantito come Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, “Sandrocchia” non ha ricevuto le scuse dell’imitatrice anche dopo che l’attenzione mediatica sul ‘caso’ si è affievolita con la fine della kermesse festivaliera: “Mai. Comunque ho trovato l’imitazione volgare, ma non sono io che l’ho fatta e non sono responsabile delle azioni altrui”. Come si dice, in questi casi, non tutte le ciambelle riescono col buco…
DALLE TELEVENDITE CON CIRO AL CASO MOLESTIE
Sandra Milo, da veterana del mondo del cinema, ha parlato a lungo anche del caso molestie che, in questi ultimi mesi, ha tenuto banco su tutti i media dopo lo scandalo Weinstein, ed, in Italia, le accuse rivolte da alcune aspiranti attrici al regista Fausto Brizzi: “Guardi, è orrendo quando non hai scelta, come non ne hanno le commesse. Ma altrimenti puoi sempre dire di no”. Liquidando, però, come una gran donna, la questione dei possibili ricatti sessuali con poche lapidarie parole: “Se lui mi piaceva dicevo di sì, se no no”. L’attrice, con sessantadue film, 13 programmi tv e molti progetti per il teatro ed il cinema all’attivo, non ha intenzione di dare l’addio alle scene anche perché consapevole di non possedere nulla e di dover mantenere due famiglie con il suo lavoro. E non finisce qui, perché “Sandrocchia”, quest’estate debutterà come televenditrice accanto all’adorato figlio Ciro (quello del video tormentone Ciro, Ciro, Ciro”): “È un sistema meraviglioso! Compri oggi e domani ti arriva a casa. La gente ti chiama, chiede di provare il capo, vuole un consiglio”. Sicuramente, tra i progetti imminenti, sicuramente, non ci sarà un memoriale con tutti i suoi racconti con i potenti della Terra, perché, teme di non essere creduta dall’opinione pubblica. O perché, forse, depositaria di segreti inconfessabili che possono far tremare i piani alti del potere?
“CIRO SI PICCHIAVA CON ALTRI PER QUEL VIDEO..”
Non tutti sanno, forse, che Sandra Milo, nella sua lunga e sfolgorante carriera, è stata sempre doppiata come confessato in una lunga intervista al Corriere della Sera: “Tutti trovavano la mia voce orrenda. Dicevano: “Non è possibile quella voce con quel fisico”. Poi però fu proprio Antonio Pietrangeli, lo stesso dello Scapolo, a non volermi doppiata in Adua e le compagne”. Una donna che ha vissuto grandi amori e, per anni, il figlio Ciro, è stato preso letteralmente in giro per la telefonata anonima, arrivata in studio, riguardante un suo presunto incidente. La mamma, presa dallo spavento, ha immediatamente abbandonato la trasmissione, in lacrime gridando ‘Ciro, Ciro, Ciro, diventato, un vero e proprio tormentone: “Provo ancora un colpo. E un grande fastidio. Ma che devo fare? Per anni hanno tormentato Ciro per strada, si picchiava con gli altri ragazzi a causa di quel video”. L’allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, le ha chiesto scusa a nome di tutti gli italiani: “Un gentiluomo d’altri tempi. Fui invitata a un ricevimento al Quirinale e mi venne incontro questo gran signore vestito di scuro, con i capelli bianchi, mi prese le mani e mi disse testualmente: “Le chiedo scusa a nome di tutti gli italiani”. Fu grandioso” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)
LO SPETTACOLO NON PERDONA, DOPO VANINA VANINI, FUI EMARGINATA
Sandra Milo è stata una delle attrici più intense e poliedriche della nostra storia cinematografica, una che ha lavorato anche con un grande regista come Federico Fellini. La grande attrice ha parlato alla rivista Tv, Sorrisi e Canzoni del suo luccicante passato come attrice, umn mestiere che ha sempre preso molto seriamente fin dagli esordi. Eppure, all’inizio, non aveva puntato direttamente al cinema: “Ricordo che i primi tempi lavoravo come modella, mi facevano fare delle foto ma non parlavo mai. Il mondo della moda è così. Poi però mi stufai di avere un ruolo passivo e allora sapete cosa feci? Mollai il mio fidanzato dell’epoca e mi fiondai dritta dritta a Roma per lavorare nel mondo del cinema. Sentivo che quell’universo apparteneva a me. Roma, poi, era una città bellissima, non come adesso. C’era la volontà di voler uscire da un periodo brutto come la guerra, si voleva ricostruire la vita, c’era tanta passione. A Cinecittà c’erano tantissimi giovani pieni di speranza. Mi innamorai subito di questa realtà.” Di questo e altro si parlerà a Che fuori tempo che fa.
CANINA CANINI
Come sappiamo molto bene, comunque, il mondo dello spettacolo è un mondo crudele. Lo è adesso, nel 2018, ma non dobbiamo credere che non lo fosse nemmeno prima, negli anni sessanta. A raccontarlo, sempre su Tv, Sorrisi e Canzoni è sempre Sandra Milo: “Entrare nel mondo del cinema per me fu facilissimo, anche se devo dire che diventai famosa prima in Francia e poi in Italia. I primi tempi lavorai subito con grandi attori come Belmondo o Alain Delon. Poi arrivò il successo anche qui da noi, almeno fino a Vanina Vanini.” Continua Sandra Milo: “Fu terribile. Ero la protagonista assoluta di un film di Roberto Rossellini, una pellicola prodotta addirittura dalla Metro Goldwyn Mayer. Quando arrivai a Venezia ero considerata quasi una dea. Ricordo che andai a fare il bagno e accanto a me c’erano almeno una ventina di persone.. non mi lasciavano sola una minuto. Poi, però, ci fu la proiezione del film e fu un flop. I giornalisti mi stroncarono severamente e mi ribattezzarono da quel giorno Canina Canini. Nessuno mi chiamò per un bel periodo dopo quel film, fui davvero emarginata dal mondo del cinema.”
FELLINI E TOGNAZZI
L’emarginazione, però, non durò moltissimo. Sandra Milo era comunque un’attrice affermata e godeva di amicizie importanti, come quella di Federico Fellini, di cui poi divenne anche amante. Di Fellini Sandra Milo ha, chiaramente, un bellissimo ricordo: “Sul set Federico era straordinario con gli attori, con tutti. Non potevi nascondergli nulla perché lui aveva come la capacità di guardarti dentro in qualche modo. Era un regista straordinario.” Sul set, comunque, Sandra Milo ne ha viste davvero tante, compreso qualche piccolo screzio avvenuto con alcuni grandi attori dell’epoca.
Ad esempio, con Ugo Tognazzi, che lei non voleva assolutamente baciare sule set: “Certi attori non volevo baciarli e tra questi uno fu anche Ugo Tognazzi e lo dissi immediatamente al regista. Quando lo seppe lui mi venne vicino e mi disse: ‘Ma guardi signorina che io i denti me li lavo tutti i giorni col dentifricio, eh?’, ma io non ne volli assolutamente sapere.” Continua l’attrice, da poco impegnata nell’ultimo film di Gabriele Muccino: “Ma non sempre le cose sono andate così. Ad esempio, non faticavo affatto a baciare uno come Marcello Mastroianni…”