Carla Fracci fa il suo ingresso nello studio di Domenica In: è stata accolta da Cristina Parodi per lo spazio dedicato alle donne. La celebre ballerina si è detta orgogliosa di aver portato la danza italiana nel mondo, ma non solo. «Sono contenta di aver fatto avvicinare la gente comune alla danza», ha spiegato su Raiuno. «Non è che sono tornata a ballare, ho continuato…», ha aggiunto, parlando dello Stradivari Festival. «Amici dei miei genitori guardandomi avevano notato la mia musicalità, per cui mi sono trovata in un mondo da scoprire. Venivo dalla campagna, era il periodo della guerra…», ha raccontato ripercorrendo gli inizi. Un’intervista particolare, anche perché condotta accanto alla sbarra. «Ho trascorso tantissime ore alla sbarra…». Poi ha lasciato spazio alla sua musicalità e ha evidenziato l’importanza del movimento con una danza espressiva. «Capire la danza, il movimento, non è semplice». (agg. di Silvana Palazzo)
A 81 ANNI INCANTA ANCORA IL PUBBLICO
Per la prima puntata di questa nuova stagione di Domenica In, ci sarà una presenza davvero speciale, quella della ballerina Carla Fracci. Nata a Milano nell’agosto del 1936, dopo aver studiato danza classica presso il Teatro alla Scala ha iniziato la sua straordinaria carriera di ballerina che l’ha portata a girare il mondo e a ottenere continue onorificenze e successi. Dal 2000 al 2010 ha diretto il repertorio e le coreografie dei ballerini del Teatro dell’Opera di Roma. Dal 2009 al 2014 è stata poi assessore alla cultura a Firenze. Nelle ultime settimane si è esibita in occasione del Festival Stradivari tenutosi a Cremona. La Fracci, nonostante l’età, è riuscita ancora una volta a incantare il pubblico con un’esibizione suggestiva. Lo spettacolo è stato curato da suo marito, Beppe Menegatti, famoso regista. La melodia che ha accompagnato l’esibizione di Carla Fracci è stata invece eseguita dalla violinista Anna Tifu.
CARLA FRACCI, GLI ANEDDOTI DELLA CARRIERA
Nell’agosto di quest’anno, Carla Fracci ha rilasciato un’intervista al Corriere della sera, nella quale ha avuto modo di parlare della sua carriera e delle amicizie che il suo lavoro le ha permesso di stringere nel corso degli anni. Ha raccontato, ad esempio, del suo legame con il grande poeta Eugenio Montale che nel 1969 (anno in cui la Fracci era incinta nella sua prima figlia) scrisse una poesia intitolata La danzatrice stanca. Ha poi descritto uno degli aneddoti più famosi della sua carriera: quando si esibì ne Lo Shiaccianoci accanto a Rudolf Nureyev, imparando la difficilissima coreografia in soli cinque giorni. Lo spettacolo ebbe un successo clamoroso, a dimostrazione dell’immenso talento di una delle ballerine italiane più apprezzate nel mondo.