Emmanuelle Seigner, 51 anni, dal 1989 è sposata con il regista Roman Polanski. Con lui ha girato 4 film ed è la protagonista di “Quello che non so di lei”, ultimo film del regista polacco che uscirà in Italia il 1° marzo. L’attrice e modella francese è rimasta al fianco del marito nel 2009 l’uomo affrontò gli arresti domiciliari nello chalet di famiglia a Gstaad, per i rapporti sessuali avuti 40 anni prima con Samantha Geimer, allora 13enne: “Fu come vivere una disgrazia improvvisa, ma allo stesso tempo mi ripetevo che c’è di peggio, nella vita accadono cose terribili, la gente si ammala e muore, bambini restano orfani… Noi eravamo ancora tutti vivi e in grado di andare avanti. Abbiamo cercato soprattutto di proteggere i nostri due figli”, ha raccontato la Seigner al Corriere della Sera. Oggi, con l’ondata di denunce per molestie emerse in seguito alla campagna #MeToo, Polanski è tornato a essere contestato e fischiato in pubblico, ma la moglie lo difende: “In tutte le lotte ci sono rivendicazioni giuste e altre sproporzionate. Ora stiamo andando troppo lontano”, ha detto denunciando la rischiosa “piega fondamentalista” che il movimento #MeToo sta prendendo soprattutto negli Stati Uniti.
CATHERINE DENEUVE HA RAGIONE
Nel corso della lunga intervista, Emmanuelle Seigner ha commentato la lettera pubblicata su Le Monde e firmata da un centinaio di artiste e accademiche francesi, tra cui Catherine Deneuve: “Sul fondo Catherine Deneuve ha completamente ragione, e io sono con lei. La conosco bene, è una donna straordinaria e coraggiosa. Intende il femminismo come me… Ma se un uomo ci fa la corte, può farci piacere oppure no e in quel caso basta reagire”, ha detto la moglie di Roman Polanski. La Seigner ha anche ricordato gli inizi della sua carriera, modella a 14 anni e a 19 sul set con Jean-Luc Godard: “Posso dirvi che ci hanno provato in tanti. Ma non uno che sia riuscito a fare con me cose che non avessi voglia di fare anche io. Ridurre eternamente le donne al ruolo di vittima significa trattarle da deboli. Invece le donne possono difendersi, anche a 14 anni, come facevo io”.
ROMAN POLANSKI E SAMANTHA GEIMER IN OTTIMI RAPPORTI
In concomitanza con l’intervista al Corriere della Sera a Emmanuelle Seigner, su Le Monde è apparso un testo di Samantha Geimer, che da anni chiede l’archiviazione del caso contro Polanski: “Ho passato quarant’anni a difendermi contro quelli che decretavano impossibile tornare a vivere. Perché dover dire per forza che quel che mi è successo è stato terribile, spaventoso? Non lo è stato, anche se era comunque un crimine, per il quale peraltro Polanski si è dichiarato colpevole ed è stato in prigione”, ha scritto la Geimer. La moglie del regista ha rivelato che il marito e la Geimer sono in ottimi rapporti: “Samantha ha un grande affetto per mio marito e questa storia è folle. Roman non è mai stato condannato per violenza sessuale, si è dichiarato colpevole di avere avuto un rapporto con una minorenne, è diverso”.