Nonostante il sostegno e le parole di solidarietà giunte da parte di molte attrici con le quali ha lavorato, per Fausto Brizzi il caso molestie sollevato dalla trasmissione Le Iene, dopo la raccolta di decine di denunce nei suoi confronti, avrebbe rappresentato un vero e proprio stop dal punto di vista professionale. Il regista romano, però, avrebbe già ricevuto un’allettante proposta che potrebbe contribuire a risollevarlo umanamente e professionalmente. A tendergli la mano, come riporta il quotidiano Repubblica, sarebbe Luca Barbareschi, direttore dell’Eliseo di Roma, produttore ed ex deputato. Secondo le indiscrezioni, Barbareschi avrebbe offerto a Brezzi un contratto per tre film con la sua casa di produzione, la Casanova Multimedia, specializzata non solo in fiction e spettacoli teatrali ma anche pellicole per il cinema. Se da una parte la proposta sembra rappresentare un segno di solidarietà verso un collega caduto in “disgrazia”, dall’altra potrebbe essere per lo stesso produttore un bell’affare dal momento che Brizzi con le sue ultime pellicole ha collezionato ottimi risultati ma che, proprio in questo periodo, “costerebbe” decisamente meno rispetto a prima del caso molestie esploso lo scorso novembre.
FAUSTO BRIZZI: LA PROPOSTA DI BARBARESCHI IN ATTESA DELLA FIRMA
Ad oggi non ci sarebbe ancora una denuncia ufficiale all’autorità giudiziaria contro Fausto Brizzi, il presunto “Weinstein italiano”, anche se come emerso in uno degli ultimi appuntamenti con il programma di Italia 1, potrebbe essere vicina. Fatto sta che nelle passate settimane la Warner ha cancellato il nome del regista romano dal suo ultimo film attualmente sul grande schermo, Poveri ma ricchissimi, interrompendo via comunicato qualunque tipo di rapporto professionale con lui. Dopo lo scandalo, lo stesso Brizzi si era autosospeso dalla casa di produzione Wildside da lui fondata insieme ad altri soci. Poco alla volta, quindi, il Re Mida del botteghino italiano solo (o quasi). In un contesto simile entra Barbareschi, personaggio a sua volta controverso il quale, nel corso della sua carriera politica, ha sempre voluto adottare una linea garantista, preferendola anche con il collega Brizzi nei confronti del quale ha deciso di venirgli in soccorso, così come fece per il Teatro Eliseo, salvandolo dal fallimento. Di certo, tuttavia ci sarebbe ancora poco e lo stesso Barbareschi, intercettato da Repubblica, ad oggi si sarebbe limitato a commentare: “Non abbiamo ancora firmato nulla”.