ALLA REGIA GIACOMO BATTIATO
Il film Karol, un papa rimasto uomo va in onda su Rete 4 oggi, domenica 22 aprile 2018, alle ore 15.00. La pellicola è in realtà una miniserie dedicata alla figura di Karol Wojtyla, poi divenuto Papa Giovanni Paolo II, che col suo Pontificato ha segnato in maniera profonda la parte finale del Novecento. Una produzione italo-canadese-polacca che è stata diretta dal regista italiano Giacomo Battiato. Il cast della miniserie è composto da Piotr Adamczyk nel ruolo di Papa Giovanni Paolo II, Dariusz Kwasnik nella parte del braccio destro del Pontefice, don Stanislaw Dziwisz. Quinti Carlos Kaniowsky è Monsignor Óscar Romero, Alberto Cracco è Monsignor Agostino Casaroli, Michele Placido interpreta il dott. Renato Buzzonetti, Fabrice Scott è padre Jerzy Popieluszko, Alkis Zanis è Mehmet Ali Agca, autore di un attentato al Papa, Daniela Giordano interpreta invece suor Tobiana. Infine, Leslie Hope è Julia Ritter, Mario Prosperi interpreta il Cardinal Angelo Sodano, Malgorzata Bela è Hanna Tuszynska, Timothy Martin è Padre Tomas Maputu, Paolo Maria Scalondro ha il ruolo di Wojciech Jaruzelski, Lech Mackiewicz ha la parte del Cardinal Stefan Wyszynski e Adriana Asti è Madre Teresa. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
KAROL, UN PAPA RIMASTO UOMO, LA TRAMA DEL FILM
‘Karol, un papa rimasto uomo’ racconta la storia del Pontificato di Karol Wojtyla e riprende idealmente gli eventi della serie precedente, ‘Karol, un uomo diventato Papa’, che racconta la vita di Giovanni Paolo II prima della sua ascesa al Soglio Pontificio. La miniserie racconta gli eventi dagli inizi del Pontificato, in cui Wojtyla viene tenuto sotto controllo dai servizi segreti sovietici, che ritengono la sua opera un pericolo per il blocco comunista, passando per la turbolenta prima metà degli anni Ottanta, in cui è costretto a subire un attentato quasi mortale da parte dei terroristi dei Lupi Grigi, per mano di Ali Agcà. Dopo un intervento chirurgico di 5 ore, Giovanni Paolo II riesce a salvarsi e torna con rinnovate energie ad occuparsi della diffusione della Fede cristiana nel mondo, affidando importanti incarichi al Cardinale Joseph Ratzinger e a Madre Teresa di Calcutta, la suora albanese da sempre attiva in India e vicina ai poveri del mondo. Negli anni Novanta l’impegno sociale di Wojtyla aumenterà progressivamente, scagliandosi contro le guerre e contro la mafia quando l’Italia viene scossa dagli attentati, così come aumenterà sempre più la sua vicinanza verso i giovani.